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L'Asl di Brindisi affronta la sindrome metabolica

Data: 23/05/2007 - Ora: 13:17
Categoria: Cronaca

I pazienti che partecipano a questo progetto apprendono così gli strumenti necessari per ottenere un maggiore benessere fisico


Ripensare il settore pubblico sulla base dell'innovazione tecnologica e organizzativa e dell'utilizzo ottimale delle risorse umane. Con questo obiettivo si sta svolgendo a Roma, fino a venerdì 25 maggio, il Forum delle Pubbliche Amministrazioni 2007, la 18esima mostra-convegno dei servizi ai cittadini e alle imprese. L'ASL BR partecipa al Forum attraverso un proprio stand nel quale sono presentati a livello nazionale alcuni dei progetti che l'Azienda sta realizzando e che riguardano diversi servizi aziendali. Tra questi, la sede di San Pancrazio Salentino del Centro di Salute Mentale del dipartimento ASL presenta il progetto "La prevenzione della sindrome metabolica: nutrizione, benessere e stile di vita sano", un intervento psico-educazionale che ha l'obiettivo di fornire ai pazienti psichiatrici le informazioni per una corretta alimentazione e attività fisica.

Quando i pazienti psichiatrici vengono sottoposti a terapia psico-farmacologica possono sviluppare una sindrome metabolica, ossia aumento dell'obesità, dell'ipertensione e del diabete. In alcuni casi è stato dimostrato che questi sintomi dipendono direttamente dalla patologia psichiatrica in sé; in altri è causata dall'assunzione di farmaci che aumentano la fame e da uno stile di vita sedentaria che normalmente i pazienti psichiatrici hanno.

"Il progetto – dichiara il dirigente medico del Centro di Salute Mentale, Michele Bruno – mira a far acquisire a chi è affetto da disagio psichico uno stile di vita sano attraverso un'adeguata gestione delle abitudini alimentari e dell'attività fisica. I pazienti che partecipano a questo progetto apprendono così gli strumenti necessari per ottenere un maggiore benessere fisico ma anche una maggiore autostima e sicurezza in se stessi, migliorando la propria qualità della vita".

Ogni componente del gruppo ha così la possibilità di riconoscere le abitudini alimentari responsabili dell'eventuale insorgenza della sindrome metabolica e modificare il proprio stile di vita, attraverso il monitoraggio dell'assunzione quotidiana di cibo e un programma mirato di attività fisica. Il tutto attraverso il coinvolgimento dei familiari nel riconoscimento dei comportamenti a rischio per prevenire la sindrome metabolica.

"I benefici che i pazienti psichiatrici possono trarre dalla prevenzione della sindrome metabolica – conclude il dottor Bruno – giustificano gli sforzi compiuti per il raggiungimento di questo obiettivo. Questo è il primo progetto del genere che viene avviato nel territorio ASL e che rientra in un programma più ampio di riabilitazione territoriale del paziente psichiatrico".

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