Sono oltre 300 i kossovari albanesi uccisi negli scontri con le forze di Belgrado nella provincia meridionale serba. La denuncia è del Comitato del Kossovo per i diritti umani, che ha sede a Pristina. La maggior parte delle vittime delle ''operazioni di guerra serbe'' - denuncia il comitato - erano ''albanesi innocenti, perlopiu' donne, bambini ed anziani''. Gli attacchi delle forze di sicurezza e della polizia serbe avrebbero provocato inoltre secondo l'organizzazione un centinaio di feriti. mancano anche all'appello 200 albanesi mentre altri 400 vengono ''tenuti in ostaggio''. Gli scontri hanno anche spinto alla fuga oltre 100mila persone, 30mila della quali hanno lasciato la provincia e hanno riparato all'estero. Secondo l'organizzazione infine oltre cento villaggi sono andati distrutti e cinquemila tra abitazioni e botteghe sono state danneggiate dagli ''attacchi aerei e di artiglieria''. (MN)