Cambiano i tempi, cambiano le condizioni ma la storia non insegna proprio niente a nessuno. Così anche nel Kosovo sembra si sia ripetuto l'orrendo genocidio di donne e, soprattutto, bambini. La cosiddetta "forza di sicurezza" serba avrebbe sepolto centinaia di civili albanesi - quasi tutti bambini - in quattro fosse comuni nel Kosovo. Come in Bosnia dunque, anche nel Kosovo si sta profilando il carattere del genocidio, della strage incondizionata, dello sterminio di razza.(MN)

La denuncia di questi gravissimi fatti viene dal quotidiano berlinese "Tageszeitung". Secondo alcuni testimoni oculari, 567 albanesi del Kosovo sarebbero stati seppelliti nei pressi della città di Orahovac, nel Kosovo meridionale, conquistata dai serbi e tra i morti vi sarebbero 430 bambini.
Nella regione di Drenica proseguono pesanti combattimenti. I ribelli albanesi sostengono che i serbi hanno fatto piovere una grandine di razzi e di granate, dopo aver fatto volare aerei a bassa quota su alcuni villaggi.
Nei giorni scorsi la Nato aveva preso in esame l'opportunità di un intervento armato per sedare il conflitto. Un intervento che potrebbe tradursi in una forza armata di interposizione da dislocarsi sul confine con Albania e Macedonia