Due poliziotti e undici separatisti albanesi dell'esercito di liberazione del Kosovo (Uck) sono rimasti uccisi nei combattimenti che infuriano da venerdì nella regione del Kosovo. Lo annuncia un centro informazioni serbo nel capoluogo Pristina. Duri combattimenti sono in atto per il controllo di una strada tra Pristina e Prizren. Secondo le ultime informazioni, le forze serbe dovrebbero aver acquisito il controllo della zona e starebbero per conquistare tutte le postazioni dei ribelli nella regione. Precedentemente tre poliziotti serbi erano stati uccisi negli scontri, sempre secondo fonti serbe.
L'LDK ha denunciato l'uccisione di otto albanesi negli ultimi due giorni mentre sale a 43 l'elenco dei feriti. (MN)

La situazione non contribuisce a rasserenari gli animi tra Albania e Jugoslavia.
C'è tensione infatti tra i due Paesi. Sabato notte, ai confini tra i due Stati, è avvenuta una sparatoria.
Sull'incidente circolano due versioni contrastanti.
Il vero pericolo resta quello della escalation del conflitto su scala internazionale. L'intervento della Nato creerebbe una condizione al calor bianco e non è del tutto escluso se è vero che il confine a nord con l'Albania viene usato per far filtrare armi ai ribelli. In previsione di questo pericolo, donne e bambini sono stati fatti evacuare dalla zona.