La Nato mantiene alta la pressione su Belgrado: il Consiglio atlantico ha deciso questa mattina a Bruxelles di confermare l'ultimatum lanciato 10 giorni fa al presidente Slobodan Milosevic, minacciato di un intervento militare alleato se entro domani pomeriggio non avrà completato il ritiro dal Kosovo delle forze speciali jugoslave. (MN)

Fonti della Nato hanno confermato che ieri a Belgrado, in una serie di colloqui con il comandante supremo alleato Wesley Clark, Milosevic si è impegnato a ritirare tutte le forze speciali dal Kosovo entro domani. Gli ambasciatori alleati si riuniranno nuovamente domani pomeriggio a Bruxelles poco prima dello scadere dell'ultimatum, previsto per le ore 20 di domani sera secondo le fonti Nato. Entro domani pomeriggio la situazione militare nel Kosovo, hanno precisato le fonti, dovrà tornare ai livelli di sei mesi fa, prima della grande offensiva di primavera di Belgrado contro gli indipendentisti albanesi.

Altrimenti, hanno ammonito, allo scadere dell'ultimatum potrebbe scattare l'attacco alleato contro le postazioni militari serbe. ''Da Milosevic - hanno affermato le fonti - vogliamo fatti, non parole o firma di accordi''. Le fonti non hanno precisato il numero esatto di unità delle forze serbe che Milosevic dovrà ritirare entro domani: ''Il presidente serbo sa esattamente che cosa deve fare, e ha accettato di farlo'', hanno sottolineato le fonti. Il Consiglio atlantico ha anche lanciato un avvertimento questa mattina agli indipendentisti albanesi dell'Uck: ''Se l'Uck continua a fare delle provocazioni, questo potrebbe cambiare l'atteggiamento della comunita' internazionale'', hanno indicato le fonti.