La polizia serba ha impedito un corteo composto da circa 2 mila donne albanesi del Kosovo che voleva marciare verso la zona di Drenica (50 km di distanza), dove la scorsa settimana un'operazione contro i "terroristi" indipendentisti ha causato decine di morti.
"Portiamo il pane alla donne di Drenica perché le loro famiglie non hanno niente da mangiare", è il programma delle manifestanti, molte delle quali portano in mano una candela accesa e hanno sotto il braccio un filone di pane. "La polizia serba non permette che pane e medicinali arrivino nella zona. Non ci fermeranno; se occorre siamo disposte a morire". Gli uomini a migliaia fanno ala lungo le strade, applaudono e incoraggiano. Il corteo parte con cartelli con le scritte: "Stop al genocidio" e "Siamo una nazione a rischio". Presso il sobborgo di Pristina di Kosovo Polje, popolato da serbi, una trentina di poliziotti con abbigliamento antisommossa e armati di manganelli e granate lacrimogene hanno sbarrato loro il passo. Le donne, senza incidenti, hanno fatto dietro front e sono ritornate a Pristina: "Ci ritiriamo perché non possiamo fare nient'altro", ha detto una delle partecipanti.(MN)