Rispondere alla violenza serba contro gli albanesi del Kosovo intensificando i bombardamenti. A sostenerlo è il primo ministro britannico Tony Blair. Blair concorda con gli Stati Uniti e con la Nato per la necessità di "un programma di attacchi intensificati" contro la Serbia. Lo ha detto lo stesso primo ministro britannico, a Belfast per i negoziati con cui cerca di salvare la "pace del Venerdì Santo" in Ulster. Blair ha detto che ha parlato ieri sera e stamattina con il presidente americano Bill Clinton e con il segretario generale della Nato Javier Solana e ne è emersa la necessità di intensificare gli attacchi davanti alle "sofferenze e barbarie inimmaginabili". "I racconti dei profughi mentre inondano i paesi vicini - ha detto Blair parlando in una scuola di Belfast - sono racconti di sofferenze e barbarie inimmaginabili, di torture, stupri, distruzione globale di intere comunità. Sono cose che accadono alle nostre porte di casa e dobbiamo impedirle". (MN)