Con un'incursione in piena notte, la polizia jugoslava ha fatto irruzione nella sede editoriale dell'autorevole giornale indipendente Dnevi Telegraf, impedendo l'uscita delle centomila copie previste per stamane, e confiscando strutture della redazione: decine di scrivanie, apparecchi telefonici ed altre strutture appartenenti al giornale e ad altri organi di informazione della medesima casa editrice sono stati caricati dalla polizia a bordo di furgoni che li hanno portati via, mentre è stato circondato dagli agenti l'edificio dove si trova l'appartamento dell'editore e direttore del giornale, Slavko Curuvija. (FM)

Questa operazione, l'ultima di una serie di provvedimenti repressivi dell'informazione indipendente e di opposizione alla politica del presidente jugoslavo Slobodan Milosevic, è formalmente motivata con il pagamento forzoso dell'ammenda di quattrocentomila dinari (quasi settanta milioni di lire italiane) imposta a Curuvija, per asserita attività anti-statale ai sensi della disciplina sugli organi di informazione contemplata dalla molto controversa legge promulgata martedì scorso.