Flussi migratori ma non solo, i rapporti tra l'Italia e la Tunisia sono molteplici; pesca e rapporti economici in vari settori; cooperazione nel settore della giustizia, Craxi "soggiorna" ad Hammamet ma anche aiuti allo sviluppo, formazione professionale, telecomunicazioni. E' un confronto a tutto campo quello che si apre oggi a Roma tra Italia e Tunisia, nell' ambito della ''Grande commissione mista'', benchè l' attenzione appaia polarizzata soprattutto sul tema di più pressante attualità, la lotta contro i flussi migratori clandestini. (MN)

Si tratta di tirare le somme di un complesso negoziato che dal 1996 è stato portato con una lunga serie di riunioni tecniche, che hanno avuto impulso da frequenti scambi di visite ad alto livello: quella a Roma del presidente Ben Ali nel maggio '97, quelle a Tunisi, quest' anno, del sottosegretario agli esteri Rino Serri e del Segretario generale della Farnesina Umberto Vattani e, infine in giugno, quella del presidente del consiglio Romano Prodi. L' agenda dei lavori prevede che nei primi giorni siano i tecnici dei vari ministeri dei due paesi a confrontarsi, nell' ambito di tre sottocomissioni: consolare e sociale, economica, cooperazione finanziaria ed allo sviluppo. Poi sulla base del loro lavoro mercoledi' il negoziato sara' portato avanti dai due ministri degli esteri, Lamberto Dini e Said Ben Mousthafa. A occuparsi degli immigrati sara' la sottocommissione consolare e sociale. Sul tappeto e' un accordo di riammissione analogo a quello gia' firmato tra Italia e Marocco. In maggio c' era stata una disponibilita' tunisina a sottoscrivere uno scambio di note a questo riguardo ed era stata anche avanzata una richiesta di aiuti finanziari per sostenere i costi della riammissione. Il programma di aiuti e' stata presentato pochi giorni fa al Consiglio dei Ministri. La stessa commissione dovra' mettere a punto anche gli eventuali accordi sul patrimonio immobiliare degli italiani (che si vorrebbe equiparare a quelli con la Francia) e soprattutto in materia di cooperazione giudiziaria. Le richieste di rogatoria e di estradizione per Bettino Craxi sono rimaste finora senza risposta, come i solleciti dell' ambasciatore italiano. Ad un gesto di ''buona volonta''' da parte di Tunisi sulla vicenda e' stato finora subordinato, da parte italiana, il negoziato su alcuni progetti presentati da Tunisi in materia di giustizia civile ma anche di estradizione. Sulla pesca, sulle iniziative di partenariato in vari settori industriali, come sulla formazione professionale e sulle telecomunicazioni il negoziato si svolgera' nell' ambito della sottocommissione economica. Per prevenire gli incidenti di pesca e' allo studio tra le due marine militari un ''codice di condotta''.