Saranno i due ministri degli Esteri Lamberto Dini e Said Ben Mousthafa a tirare le somme, oggi nella riunione ministeriale, del complesso negoziato che, nell'ambito della commissione mista italo-tunisina, impegna da due giorni una cinquantina di funzionari di vari ministeri dei due paesi. (MN)

Una trattativa che è stata impostata come ''globale'', sul tappeto non solo le questioni di più pressante attualità - il controllo dei flussi migratori clandestini e la pesca (un altro peschereccio italiano, il primo da febbraio, è stato fermato oggi e scortato dai tunisini nel porto di Sfax)- ma anche il capitolo giustizia (con la vicenda Craxi), diverse forme di collaborazione economiche in vari settori ed ingenti aiuti allo sviluppo. Da parte italiana si mette in risalto la delicatezza di una trattativa che non ha obiettivi esclusivamente bilaterali ma che va inquadrata in una piu' vasta iniziativa diplomatica tendente a favorire la stabilizzazione del bacino mediterraneo e che ha portato a positivi risultati, nell'arco delle ultime settimane, con altri tre paesi nordafricani: la Libia, l' Algeria, il Marocco. Sull' andamento dei lavori viene mantenuto il massimo riserbo. Lo scopo delle riunioni tecniche, si fa presente, e' solo quello di formulare, sui vari temi, le proposte che saranno sottoposte oggi al vaglio delle autorita' politiche che dovranno definire gli eventuali accordi. (MN)