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Istituzioni e imprese brindisine in missione in Bulgaria

Data: 24/09/2008 - Ora: 11:54
Categoria: Economia

Dal 24 settembre al 3 o9ttobre, incontro tra le autorità portuali di Brindisi e di Varna

Un'altra importante missione economico-istituzionale è stata organizzata dalla Provincia di Brindisi - Ufficio unico del PIT 7, nell'ambito del progetto "The Near East" (finanziato con fondi europei POR Puglia 2000-2006 – misura 6.2), e dalla Camera di Commercio di Brindisi.


Si svolgerà in Bulgaria e prevede due tappe con diverse iniziative: a Sofia da mercoledì 24 a sabato 27 settembre e a Plovdiv dal 28 settembre al 3 ottobre.


A Sofia è prevista la partecipazione di numerosi imprenditori della provincia di Brindisi che operano nei settori "tessile-abbigliamento" e "trasporti-logistica".

Particolarmente titolata la delegazione istituzionale, che sarà composta dall'Assessore provinciale alle Politiche Comunitarie della Provincia di Brindisi Lorenzo Cirasino, dall'Assessore Giuseppe Zaccaria in rappresentanza del Comune di Fasano, dal Presidente dell'Autorità Portuale di Brindisi Giuseppe Giurgola, dal Vice Presidente della Camera di Commercio di Brindisi Alfredo Malcarne e dal Segretario Generale dello stesso Ente camerale Eupremio Carrozzo.


Assume particolare rilevanza, in particolare, l'incontro istituzionale tra i massimi responsabili delle Autorità Portuali di Brindisi e di Varna dal quale potrebbero emergere possibili sinergie in relazione alla movimentazione marittima che interessa il Mar Mediterraneo ed il Mar Nero. E' noto, infatti, il grande interesse della portualità italiana per i traffici commerciali dei Balcani e proprio Brindisi, in questo contesto, grazie alla sua posizione geografica e ad una considerevole dotazione infrastrutturale, può svolgere un ruolo di primissimo piano in previsione della realizzazione del Corridoio 8. Si tratta, come è noto, di uno dei dieci corridoi "trans-europei" progettati per favorire il trasporto di persone, merci ed energia tra l'Unione Europea, gli Stati balcanici che si affacciano sul Mar Nero e sul Mar Caspio e gli Stati dell'Asia centrale. Nelle previsioni, il porto di Brindisi, insieme a quello di Bari, sarà collegato con l'Albania, la Macedonia e la Bulgaria e, in particolare, con i porti di Durazzo, Burgas e Varna (sul Mar Nero). Da qui l'importanza di una intesa tra Brindisi e questi due scali bulgari per cominciare a dare concretezza ai programmi transfrontalieri.

Anche in questo caso, sono previsti incontri "business to business" con la presenza di imprenditori brindisini e delle realtà portuali bulgare.


Il programma prevede, inoltre, la partecipazione alla sesta edizione dell'evento fieristico "Bgate – Balkan Gate Apparel and Textile Exhibition" durante il quale verranno organizzati incontri "business to business" tra aziende brindisine operanti nel tessile e bulgare e con gruppi di visitatori della Fiera. Si tratta della più grande mostra bulgara a livello mondiale per i professionisti del tessile e dell'abbigliamento in quanto sono presenti centinaia di realtà produttive bulgare leader nel settore e migliaia di professionisti provenienti da ogni parte del mondo. Anche per questo risulta particolarmente indicata per le aziende che intendono espandere la propria competitività a livello mondiale.


La missione di aziende brindisine in Bulgaria proseguirà nella città di Plovdiv, a partire dal 28 settembre e sino al 3 ottobre, e vedrà il coinvolgimento di operatori dei settori dell'edilizia e delle costruzioni, dell'energia e dell'ambiente. In particolare, è prevista la partecipazione alla 64ma Fiera Internazionale Tecnica di Plovdiv e visite ai saloni "Stroytech" (Tecnologie e materiali per le costruzioni), "Eltech" ( Esibizione internazionale di ingegneria elettrica ed elettronica), "Infotec – Pc World" (Esposizione internazionale di informazioni tecnologiche e software). Sempre nell'ambito della Fiera Internazionale tecnica di Plovdiv si svolgeranno incontri bilaterali internazionali sulle tematiche dell'energia e dell'ambiente.

Questa rassegna rappresenta l'evento più importante nel settore delle tecnologie e dei beni di investimento, non solo della Bulgaria ma dell'intera area dei Balcani (nell'ultima edizione sono stati registrati circa 140.000 visitatori con 3.661 espositori , di cui oltre 2.300 stranieri in rappresentanza di 49 paesi. Quest'anno, tra l'altro, l'Italia sarà "Paese partner" e non a caso è stata assicurata la presenza di un esponente del Governo italiano.


Per quanto riguarda, in particolare, l'energia e l'ambiente sono previsti incontri bilaterali internazionali finalizzati ad incentivare il trasferimento di tecnologia e scambi commerciali. Durante l'evento le aziende, le università, i centri di ricerca e le amministrazioni pubbliche avranno l'opportunità di scambiare informazioni, così come di presentare profili tecnologici e aziendali. Le aree tematiche riguardano le biomasse, le fonti di energia alternativa e rinnovabili, il risparmio e l'efficienza energetica, i prodotti e le tecnologie fotovoltaiche, il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti.


Informazioni Economiche sulla Bulgaria


L'analisi dei dati macroeconomici della Bulgaria riferiti all'intero 2007 conferma l'andamento positivo dell'economia registrato nel corso degli ultimi anni, con un PIL in costante crescita: 28,898 mln. di euro, +6.2% rispetto al 2006 (fonte Bulgarian National Bank), notevolmente superiore alla variazione media dell'area europea.

Il settore dei servizi si conferma quello più importante nella struttura del PIL, in termini di contributo al Valore Aggiunto lordo (61,5%), seguito dall'industria (32,3%) e dall'agricoltura (6,2%).

L'inflazione è aumentata all'8,4% a causa di molteplici fattori, fra i quali spiccano gli aumenti dei prezzi dell'energia e dei prodotti alimentari nonché le pressioni sui salari dovute alla scarsità di manodopera qualificata. La disoccupazione è scesa al 6,4%, in linea con i livelli medi dell'Unione Europea.

Nel 2007 è continuato il trend di crescita dell'interscambio Bulgaria - mondo, con un aumento delle esportazioni del 12,2% (13.473,5 milioni di euro) rispetto al 2006 ed un aumento delle importazioni pari al 18,4% (21.876,9 milioni di euro). Il saldo commerciale è negativo per la Bulgaria ed ammonta a 8.403,4 milioni di euro, pari al 25,7% del PIL. I

beni d'investimento hanno costituito - insieme alle materie prime e alle risorse energetiche - la principale voce d'importazione.

Nella struttura geografica dell'interscambio i paesi dell'area UE (25) rappresentano il 60,6% delle esportazioni bulgare (aumentate del 12,1% rispetto al 2006) ed il 58,5% delle importazioni (+23,2% rispetto al 2006). Tra i paesi non U.E. il primato è mantenuto dalla Russia con 2.706,5 mln. di euro di import (+4,5% rispetto al 2006). Oltre l'80% delle esportazioni bulgare è destinato ai paesi europei e balcanici.

I dati dell'interscambio tra Italia e Bulgaria nel 2007 hanno fatto registrare una crescita delle esportazioni italiane del 4,42%, che sono passate dai 1.823,0 milioni di euro nel 2006 ai 1.903,5 milioni di euro nel 2007. L'Italia mantiene comunque la sua posizione di terzo fornitore, dopo la Russia (12,4%) e la Germania (12,3%), anche se la sua quota di

mercato è passata dal 9,9% del 2006 all'8,7% nel 2007.

Per quanto riguarda le esportazioni bulgare verso l'Italia, rispetto al 2006, nel 2007 queste hanno registrato una crescita del 12,97% (+157,80 milioni di euro) arrivando a 1.374,3 milioni di euro. I prodotti piu' esportati sono prevalentemente metalli non ferrosi, ghisa, ferro e acciaio e prodotti petroliferi.

Complessivamente l'interscambio Italia-Bulgaria a fine 2007 ha raggiunto la cifra di 3.277,8 milioni di euro, ponendoci al secondo posto dopo la Germania. L'Italia, inoltre, ha fatto registrare un saldo attivo pari a 529,3 milioni di euro.

I settori merceologici più rilevanti dell'interscambio con l'Italia, secondo i dati ISTAT, per il 2007 per quanto riguarda le esportazioni italiane sono i seguenti:

* macchine ed apparecchi meccanici, elettrodomestici (413,9 milioni di euro),

* prodotti tessili, articoli della maglieria (216,2 milioni di euro),

* metallo e prodotti in metallo (145,0 milioni di euro),

* autoveicoli (138,2 milioni di euro),

* calzature, cuoio e prodotti in cuoio (121,9 milioni di euro),

* macchine e strumenti di precisione (109,9 milioni di euro)

Con un forte trend di crescita si caratterizzano anche i settori "altre macchine di impiego generale" (+21,9%), "macchine e apparecchi per la produzione e l'impiego di energia meccanica" (+33,1%), "apparecchi per uso domestico" (39,7) e gli "articoli in materie plastiche (+34,9).


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