Il tremendo peccato del bacio più famoso della letteratura italiana è recitato tra una risata e l'altra
Venerdì 12 marzo presso il Nuovo Cinema Elio di Calimera (Lecce) Ippolito Chiarello presenta in prima nazionale lo spettacolo Oggi Sposi. Attraverso la musica, la letteratura, l'improvvisazione e le massime della saggezza popolare l'attore della Compagnia Koreja, protagonista degli spettacoli Acido Fenico e Brecht's Dance, racconta il matrimonio e l'amore in una sorta di cerimonia collettiva. Il giorno più bello della vita di una coppia viene narrato con le canzoni di Daniele Silvestri, Fred Buscaglione, Totò e Elvis Presley e con l'espiazione canora a base di Eros Ramazzotti e Umberto Tozzi (per citare i più famosi).
Da Ti Amo al Dante di Paolo e Francesca il passo è breve. Il tremendo peccato del bacio più famoso della letteratura italiana è recitato tra una risata e l'altra. Fanno compagnia al sommo i testi di Alessandro Manzoni e Giovanni Verga, Francesco D'Assisi e Gabriele D'Annunzio, Dino Campana e Fernando Pessoa. E ancora le deliranti posizioni dell'Amore dura tre anni del francese Frédéric Beigbeder. Chiarello ci mette del suo con racconti della sua stessa vita, con gli amori finiti e quelli mai iniziati.
Del matrimonio vengono riproposti anche i preparativi, con la lista delle cose da fare, e i regali, con una esilarante lista nozze dove vasi kitsch trovano spazio tra televisioni ingombranti e il cd delle Vibrazioni.
Sull'altare/palco Ippolito Chiarello, attoreofficiante, Gianluca De Rubertis, pianista irriverente, e una coppia di "futuri sposi" scelta per l'occasione. Gli abiti della cerimonia sono offerti da Nuccio D'Ottavio - Abiti da cerimonia di Lucugnano.
"Oggi Sposi è un lavoro di ricerca individuale nell'ambito del comico e del grottesco sviluppato all'interno della Compagnia Koreja. "Pane, amore e fantasia", recitava il titolo di un celebre film di Luigi Comencini del 1953, con Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida. Forse è la formula giusta per unire due anime in pena in cerca d’amore. Ma quasi sempre non basta. Due cuori e una capanna…Utopie? L’eterno dilemma: matrimonio si, matrimonio no, e l’amore in tutto questo cosa centra?. Un po’ rito, un po’ sfogo. Lo sfogo di un un uomo che "memore"… disserta a voce alta sul matrimonio e l’amore. Una cerimonia-messa laica che segue con scrupolo lo schema del rito cristiano cattolico, ma con nuove parole, pescando a piene mani nel repertorio letterario e musicale antico e contemporaneo. L’attoreofficiante, un po’ ministro, un po’ sposo, un po’ sposa, tra il serio e lo sguaiatamente comico, attraversa "pericolosamente" i meandri del "rapporto di coppia" (che brutta parola). Matrimonio collettivo. Un matrimonio finto, ma così finto da sembrare vero, con tanto di ministro, sposi, invitati, ricevimento, bomboniere, certificati, ecc, ecc.. Se qualcuno volesse approfittare. Chissà che non si possano determinare delle unioni finalmente "eterne" (come modestia non c'è male... ma trovare un altro "Dio" è veramente difficile)".