L'era di Internet e della new-economy sembra aver conteggiato relativamente i vertici della vita pubblica italiana: sono ancora pochi infatti i ministri che navigano nella rete e questo nonostante il fatto che dispongano di un 'circuito' loro dedicato (G-Net). Guido Mario Rey, presidente dell'Aipa, autorita' per l'informatizzazione della pubblica amministrazione, precisa di non voler stilare 'pagelle' in questo senso ma, durante un seminario all'Isae sulla sua autorita', sottolinea che accanto a ''vertici piu' attenti'' si registra anche una ''scarsa attenzione prestata da alcuni alla materia tecnologica''.

G-Net, spiega Rey, ''e' una rete che collega tutti i vertici dei ministeri (ministri, sottosegretari, capi di gabinetto, uffici stampa e segreterie) per un totale di 900 postazioni e quasi 2000 persone in rete''. E i ministri usano la rete? ''Non sempre hanno il tempo, la voglia e la capacita''', risponde Rey. Il traffico sulla rete G-Net e' comunque notevole - ricorda Rey - ''e lo sara' ancora di piu' quando si realizzera' la procedura per la gestione dell'ordine del giorno del Consiglio dei ministri''. Intanto la rete per la Pubblica Amministrazione 'lavora' a pieno regime con un risparmio, rispetto ai contratti precedenti, tra il 15 e il 30% a seconda delle soluzioni tecnologiche scelte, mentre a marzo i ministeri saranno dotati della seconda generazione di G-Net che sara' una parte della rete unitaria della P.A. Tra i progetti futuri dell'Aipa Rey ricorda anche che a breve dovrebbe essere realizzata un'unita' insieme alla Guardia di Finanza per la sicurezza della rete della P.A. e per difenderla eventualmente anche dagli attacchi degli hacker.