Prosegue la lotta alla pirateria informatica: la 'Diamond Multimedia Systems', una piccola casa di accessori per computer della 'Silicon Valley', dovrà comparire davanti alla corte federale di Los Angeles per rispondere del reato di 'pirateria musicale'. La citazione in giudizio arriva dai legali della 'Recording Industry Association of America', la potente associazione dell'industria discografica, che non ha gradito il lancio sul mercato di un piccolo apparecchio, ''Rio Pmp300'', che permette di registrare e ascoltare la musica prelevata da Internet attraverso il personal computer. (FM)

Il nuovo riproduttore prodotto dalla Diamond pesa meno di un'audiocassetta e consente di immagazzinare sessanta minuti di musica con qualità digitale. Non avendo parti in movimento consuma pochissimo e una singola batteria formato stilo ne garantisce il funzionamento ininterrotto per dodici ore.

Secondo l'associazione dei discografici, Rio è ''uno strumento illegale di registrazione'' che viola la legge del 1992 che protegge il diritto d'autore. ''Conosciamo almeno ottanta siti Internet con circa ventimila registrazioni musicali, tutte virtualmente illegali - dice Cary Sherman, consulente dei discografici. ''L'ultima cosa che vogliamo vedere è un registratore portatile che renda più grave il problema e che incoraggi ulteriormente la pirateria''.