L'accesso del pubblico europeo alle tecnologie dell'informazione appare estremamente diversificato da un paese all'altro, con l'Italia, globalmente, un pò sotto la media comunitaria. E' quanto appare da un sondaggio condotto da 'Eurobarometro' per conto della Commissione europea su sedicimila cittadini, interrogati, oltre che sui loro umori riguardo al processo d'integrazione, anche su taluni aspetti pratici della loro possibilità di essere informati. (FM)

Sulla media europea, il 74 per cento degli interrogati dichiara di disporre o di poter accedere a un videoregistratore, mentre per l'Italia la proporzione è del 70 per cento. Per il fax, la percentuale italiana (il 21 per cento) coincide con la media europea, mentre le punte massime si hanno in Svezia e Danimarca, rispettivamente col 38 ed il 36 per cento. La TV via satellite, ricevuta con un'antenna parabolica, è disponibile solo al 5 per cento degli italiani (il valore più basso in assoluto assieme a quello olandese), rispetto a una media europea del 19 per cento, e massimi in Austria (47 per cento), Danimarca (38 per cento) e Germania (35 per cento). Alla pay-tv ha accesso il 12 per cento degli europei, ma solo il 9 per cento degli italiani: le concentrazioni più elevate si hanno in Gran Bretagna, Svezia e Francia, rispettivamente col 21, il 20 e il 19 per cento, con minimi del 4 per cento in Olanda e Portogallo.