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Insieme a Comuni, Cuis, Soprintendenza e Ateneo recuperati archivi storici

Data: 19/03/2003 - Ora: 10:24
Categoria: Politica

Approvato e finanziato il progetto "Archivi storici della Provincia di Lecce in rete". Gli inventari inseriti in un portale telematico. Riordino e inventariazione affidati ai laureati dell’ateneo salentino. Un investimento complessivo previsto di circa 150.000 euro. Richiesto allo Stato il contributo sulla quota dell’otto per mille sull’Irpef. La Giunta provinciale presieduta dal Presidente Lorenzo Ria, su iniziativa dell’Assessore alla Cultura Remigio Morelli, ha approvato un progetto generale per il riordino e l’inventariazione degli archivi storici dei comuni, gli archivi di famiglia o di personalità particolarmente rilevanti per la storia sociale e politica della provincia, gli archivi di Enti, Istituzioni ecclesiastiche, partiti e sindacati, selezionati tra quelli che non dispongono di strumenti autonomi per la ricerca storica.

La loro tutela e valorizzazione è esplicitamente prevista e disciplinata dal D.L.vo 29 ottobre 1999, n. 490 che, all’art. 40, recita: " Gli enti pubblici hanno l'obbligo di ordinare i propri archivi e inventariare i propri archivi storici, costituiti dai documenti relativi agli affari esauriti da oltre quaranta anni. Allo stesso obbligo sono soggetti i proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo degli archivi privati di notevole interesse storico". Per questo richiedono di essere catalogati, ordinati, inventariati e resi fruibili per la ricerca. Il progetto, della durata di un anno, prevede un impegno finanziario di 50.000 euro, dei quali 30.000 a carico della Provincia e 20.000 derivanti da un contributo del Consorzio Universitario Salentino. A queste risorse si aggiungeranno quelle provenienti dal co-finanziamento dei comuni che hanno aderito al progetto. La Provincia ha chiesto, inoltre, un contributo ulteriore di 80.000 euro alla Presidenza del Consiglio dei Ministri a valere sulla quota dell'otto per mille a diretta gestione statale, ai sensi dell’art. 2 del DPR n. 76/1998.
L’intervento di riordino, eseguito con la supervisione della Soprintendenza archivistica regionale e con la consulenza scientifica dell’Università di Lecce, è affidato a specialisti formati presso l’ateneo salentino.
Il progetto prevede inoltre, la realizzazione di una "sala di studio virtuale" fruibile a distanza, e la costituzione del "Portale degli archivi storici" della Provincia di Lecce che consentirà il collegamento con i siti della Soprintendenza Archivistica e di ciascuna delle istituzioni convenzionate.
Al progetto hanno già aderito i comuni di Collepasso, Giuggianello, Morciano di Leuca, Nardò, Neviano, Ortelle, Presicce, S. Donato, Scorrano, Seclì, Soleto, Supersano, Trepuzzi e Tuglie: un numero significativo, a fronte dei 57 comuni che non hanno ancora provveduto al riordino dei rispettivi archivi.
La qualità, l’ordine e la priorità degli interventi saranno determinati sulla base dello specifico stato degli archivi ed in rapporto alla loro effettiva rilevanza storica e scientifica e ai rischi di degrado. «La Provincia di Lecce, ha sottolineato il Presidente Ria, promuovendo e sostenendo il riordino degli archivi storici di Enti pubblici, Istituzioni civili e religiose e soggetti privati del territorio provinciale, attraverso la pianificazione tecnica e scientifica degli interventi e il cofinanziamento dei costi, accoglie un’esigenza istituzionale di molti enti locali e una sollecitazione scientifica del mondo della cultura. L’obiettivo di quest’azione è la istituzione di una rete integrata telematica degli archivi storici della provincia in grado di renderne unitariamente fruibili l’accesso e la consultazione scientifica».
«I documenti storici depositati presso i fondi archivistici degli enti locali e di privati, ha dichiarato l’assessore alla cultura Remigio Morelli, rappresentano un’istituzione culturale di fondamentale rilievo per la ricostruzione della storia civile e sociale del territorio e costituiscono un’integrazione indispensabile del sistema archivistico pubblico. Con questa iniziativa la Provincia di Lecce contribuisce a consolidare la rete dei beni culturali del territorio, offrendo agli studiosi condizioni migliori per la ricostruzione della nostra storia e della nostra identità».

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