Il Comitato, promosso dalla Federconsumatori, riunisce gli utenti
L'Autorità Garante della Concorrenza ed il Mercato accoglie il ricorso presentato dal "Comitato My Way & For You". Il Comitato, promosso dalla Federconsumatori, riunisce gli utenti che, avendo sottoscritto i noti piani finanziari di Banca 121, si sono uniti per meglio tutelare e difendere i loro diritti. Nel corso del procedimento amministrativo, le ragioni dei consumatori sono state rappresentate dall'avv. Domenico Romito.
«Nel ricorso accolto - si legge in una nota della Federconsumatori Puglia - si fa riferimento ad una massiccia attività promozionale dei prodotti My Way e Performance 121 che è stata riconosciuta ingannevole. La prima era addirittura inviata unitamente a tutte le comunicazioni della banca. Da analogo procedimento sempre promosso dal Comitato nei confronti dell'analogo prodotto For You è nato il caso nazionale dei prodotti finanziari che "nascondevano" indebitamenti anche trentennali».
«In particolare - continua l'Associazione - con la sua decisione il Garante ha riconosciuto che il consumatore per effetto delle comunicazioni impugnate "può subire un indebito condizionamento del proprio processo di scelta rivolgendosi all'operatore per un investimento senza la consapevolezza di dover nel contempo sottoscrivere anche un contratto di finanziamento"».
Secondo le cifre fornite dalla Federconsumatori, sono oltre centomila gli utenti interessati e che «potranno avvalersi di questa importante decisione per dimostrare l'inganno ed il conseguente vizio di volontà».
«Il Comitato - dice la Federconsumatori - non difende solo i diritti dei sottoscrittori dei prodotti finanziari, ma tutela anche gli utenti convinti di aver sottoscritto semplici titoli di Stato poliennali a tassi convenienti e che solo in occasione della vendita anticipata dei titoli scoprono cosa si intenda per quelle paroline aggiunte al nome del titolo di Stato "reverse, index, tel, equity" etc nate dalla fantasia della 121. Purtroppo per loro quelle "paroline" così moderne aggiunte al titolo di Stato significano che la loro Banca li ha esposti a perdite teoricamente illimitate. Oggi infatti se volessero vendere i "tranquilli" titoli di Stato scoprirebbero che la perdita del capitale è nell'ordine del 60-65%».
«In realtà - continua la nota dell'Associazione - il tasso conveniente rinveniva dalla vendita di Opzioni Put, contratto derivato esatta antitesi dei titoli di Stato che scommette sull'andamento di un determinato paniere di titoli valutati presso Borse neppure italiane. Oggi MPS (Monte dei Paschi di Siena, ndr), che è subentrato nella proprietà di Banca 121, è chiamato a compiere scelte coraggiose ed a prendere le distanze da questa situazione ed accogliere le istanze dei sottoscrittori ignari o fuorviati da comunicazioni anche aziendali ingannevoli che accreditano una gestione "disinvolta"di tutta la partita prodotti finanziari da parte di Banca 121, accogliendo i numerosi reclami presentati tramite l'associazione ed il Comitato».
«Gli interessati - conclude la nota della Federconsumatori - possono avere informazioni sulla decisione direttamente presso le sedi dell'associazione ove è possibile aderire al Comitato. (tel. 080/5213251; e-mail comitatomyway@piazzaconsumatori.it)».
Autore: Maria Nocera