Gli infortuni in Italia sono circa 1 milione ogni anno, con circa 1200 morti. Il costo degli infortuni è di circa 60mila miliardi l'anno. In Europa, secondo la Commissione europea, ci sono 10 milioni di infortuni ogni anno, con 10mila morti e un costo complessivo di 27 milardi di Ecu, oltre 600mila miliardi di lire. Questi dati allarmanti, forniti dal presidente dell'Inail Pietro Magno a margine del convegno ''Lo sport nel disabile motorio'', hanno spinto l'Inail e Confindustria ad approvare una convenzione ''grazie alla quale i lavoratori infortunati - ha spiegato Magno - possano essere recuperati alla vita lavorativa e sociale attraverso idonee strutture. I costi verranno coperti dai premi assicurativi pagati oggi, tenendo presente che le tariffe Inail risalgono al 1998. Per aggiornarle era previsto un tavolo di lavoro con le confederazioni dell'artigianato che non hanno dimostrato grande interesse per questa possibilità. Speriamo che ci ripensino''. (MN)

Con l'entrata in vigore della legge 626 per la sicurezza dei luoghi di lavoro, ha detto Magno, ''le statistiche registrano una riduzione degli infortuni di qualche decina di migliaia di casi, miglioramenti abbastanza contenuti. Il Piano sanitario nazionale auspica una riduzione degli infortuni sul lavoro del 10% pero' non dice come raggiungerla. L'Unione europea ci invita a una sempre piu' efficace prevenzione e protezione dei lavoratori, per ridurre gli infortuni e il costo del lavoro''. La prevenzione, avvertita da molti datori di lavoro come un costo inutile, in realta', secondo Magno ''elimina molti oneri impropri che gravano sul lavoro, perche' i costi degli infortuni tornano sempre a carico del sistema produttivo. L'Inail ha in progetto la realizzazione di strutture dello studio del fenomeno a Como, in collegamento con l'Unione europea, perche' se ne calcolino i costi reali per i datori di lavoro e per i contribuenti''.