La sezione pugliese del Gus (Gruppo giornalisti uffici stampa) si unisce al coro di proteste contro la legge 675 sulla privacy. "Non si può non essere d'accordo - si legge in un comunicato diffuso agli organi d'informazione - con il segretario nazionale della Federazione della Stampa, Paolo Serventi Longhi, quando invita i colleghi giornalisti a non consegnare gli archivi personali al Garante per la privacy. Tutto questo non è un riflesso corporativo, bensì un comportamento che attiene alla libertà di stampa, la stessa che garantisce al cittadino un'informazione corretta e trasparente. Gli archivi personali dei giornalisti sono tutelati da principi di inviolabilità sanciti dalla Costituzione. La normativa della privacy non può travolgere ciò che già era previsto dalla legge e cioè il rispetto del segreto professionale. La tutela delle fonti è un diritto-dovere della professione giornalistica. Senza di essa - conclude la nota del Gus Puglia - sarebbe, fra l'altro, negata al giornalista la possibilità di svolgere la fondamentale attività d'inchiesta".