E' Trento la città più cara d'Italia e Bari la più accessibile. L'inflazione scende di un punto e va all'1,7%. Rispetto al mese di ottobre 1997, gli aumenti tendenziali più accentuati sono stati registrati nei capitoli ricreazione, spettacoli e cultura (+2,8%), abbigliamento e calzature (+2,7%) e servizi sanitari e spese per la salute (+2,4%). Gli aumenti più contenuti si sono avuti per i beni e servizi vari (+0,4%) e per i Trasporti (+0,7%). (MN)

E' Trento la città con l'indice inflazionistico più alto. Ad ottobre - secondo i dati diffusi stamane dall'Istat - nella città si registra un aumento dei prezzi al consumo pari al 3,1%, rispetto allo stesso mese del 1997. Al secondo posto figura Venezia con un aumento del 2,5%, Firenze a +2,1% e Bologna a +2%.
L'aumento più contenuto è stato invece registrato a Bari, dove l'indice si è fermato a quota +0,2%.
L'aumento congiunturale più alto si è registrato a Perugia (+0,6%), seguita da Venezia (+0,5%) e Milano, Firenze, Ancona e Roma (tutte a +0,3%). La variazione più bassa si è invece registrata ad Aosta, dove l'indice ha segnato una flessione dello 0,3%.
L'aumento congiunturale piu' significativo ha riguardato il capitolo di spesa ricreazione, spettacoli e cultura (+0,8%), dovuto principalmente ad aumenti registrati nel prezzo del biglietto delle partite di calcio. Altri aumenti si sono registrati nel settore abbigliamento e calzature (+0,7%), abitazione, acqua, elettricita' e combustibili (+0,5% a causa della rilevazione trimestrale degli affitti che ricade in quasto mese) e Istruzione (+0,5% dovuto all'aumento delle spese scolastiche). Aumenti piu' contenuti per i Trasporti (-0,4%).