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Indagine sulla sanità tarantina: il documento finale

Data: 02/02/2005 - Ora: 10:03
Categoria: Cronaca

Migliaia di documenti acquisiti, 22mila delibere "spulciate", 34 gare oltre i 500 milioni di vecchie lire verificate, otto servizi esaminati

Migliaia di documenti acquisiti, 22mila delibere "spulciate", 34 gare oltre i 500 milioni di vecchie lire verificate, otto servizi esaminati: la commissione sulla gestione amministrativa e contabile della asl TA/1 ha concluso l’attività con un documento di sintesi. "Dichiaro chiusa l’inchiesta con la relazione conclusiva approvata all’unanimità dei presenti", ha detto il presidente dell’organismo speciale del Consiglio regionale, Raffaele Belardi. L’atto finale reca con quella di Belardi la firma dei consiglieri regionali Giuseppe Marinotti, Arcangelo ed Emanuele Sannicandro. Si aggiunge alle due relazioni illustrate in Aula sull’azienda sanitaria SS. Annunziata, l’altro segmento dell’indagine sulla sanità tarantina. Tutti hanno ringraziato i consulenti tecnici che hanno reso possibile il monitoraggio delle due aziende ioniche, tesa alla verifica contabile-amministrativa e non penale, come hanno ricordato i commissari, degli aspetti formali, delle eventuali illegittimità e delle cause degli sprechi. Stime non ufficiali calcolano in 50–60 miliardi di lire il "buco". Questo il testo integrale del documento finale, da sei voluminosi allegati monografici. La Commissione speciale d'indagine amministrativa-contabile veniva istituita con l. r. 10 agosto 2001, n.21, art.1 (Istituzione e finalità). L'iter ispettivo della Commissione riguardava, dapprima, l'analisi amministrativa e contabile della gestione relativa all'Azienda Ospedaliera "SS. Annunziata", iter conclusosi con la relazione sottoposta all'esame del Consiglio Regionale. Successivamente la Commissione avviava l'indagine sulla gestione amministrativa e contabile della ASL TA1, relativamente agli anni 1997, 1998, 1999, 2000, 2001. Si evidenzia che l'attività ispettiva veniva notevolmente ostacolata dalla difficoltà nel reperire il materiale documentale in quanto lo stesso risultava in parte sottoposto a sequestro dall'Autorità Giudiziaria, ed in parte veniva consegnato, dalla dirigenza ASL/TA1, con notevole ritardo. La Commissione anche in considerazione delle risorse, piuttosto esigue, concentrava la propria attenzione sulle circostanze segnalate dai Consiglieri Regionali. Venivano, pertanto, esaminati oltre i bilanci d'esercizio, riferiti al periodo di esame, i documenti contabili, tanto della ASL/TA1 che della gestione liquidatoria delle disciolte USL. Inoltre, veniva approfondito l'esame dei documenti amministrativi inerenti a n.34 gare superiori a lire 500.000.000 e n.8 servizi, gia indicati nella relazione dell'Avv. Caricato (All. 2). A meta dell'opera, nonostante la richiesta di rinnovo, la Commissione non veniva prorogata e quindi interrompeva i propri lavori. I lavori riprendevano, giusta proroga fino al giorno 31 gennaio 2005. Tutto ciò premesso la Commissione sulla base dei documenti esaminati, delle numerose audizioni effettuate - dott. Brizio, dott. Armenise, dott.a Manghisi, dott. Pepe, dott. Baglivo e Revisori dei Conti- nonché delle plurime ispezioni in loco, ritiene, in ordine alla gestione amministrativa e contabile, di poter formulare le seguenti osservazioni. La Commissione ha accertato che la gestione ASL/TA1, nel periodo in esame, ha compiuto numerosi atti amministrativi in palese violazione tanto delle cogenti norme in materia di trasparenza ed evidenza pubblica, quanto del basilare principio dell'efficienza e dell'economicità della gestione che presiede l'operato della Pubblica Amministrazione. Ciò comportando, di conseguenza, un danno patrimoniale per l'Ente di diversi milioni di euro sebbene l'ammontare complessivo non possa essere stato accertato per la ricordata esiguità dei mezzi a disposizione. Si rinvia, ai fini dell'approfondimento, alle schede redatte (All. 1 e 2), che formano parte integrante della presente relazione. A solo titolo esemplificativo, si indica che gran parte delle procedure di gara non erano seguite dalla necessaria formalizzazione del contratto, il che impediva da un lato l'accertamento della corretta esecuzione del servizio, dall'altro consentiva il ricorso agli istituti dell'estensione della proroga dell'appalto, per altro spesso in assenza delle condizioni di legge. Si sottolinea, inoltre, che sovente l'istituto dell'esternalizzazione é apparso inutile se non addirittura dannoso, nel senso di un concreto sperpero del denaro pubblico. Le responsabilita, delle palesi violazioni di legge, sono riconducibili indubbiamente alla struttura dirigenziale, che ha gestito la ASL nel periodo in esame. Responsabilità che e, oltretutto, difficile da ripartire considerato l'accavallamento e talvolta, addirittura, la coesistenza tra una direzione e l'altra (All. 3 e All.4). Il compimento delle violazioni é stato, oltremodo, agevolato dalla inadeguatezza e dalla lacunosità della normativa regionale che, soprattutto in relazione alla gestione liquidatoria delle ex USL, non prescriveva alcun sistema di controllo (All. 5). Ciò ha, inoltre, consentito alla direzione ASL/TA1 di sottrarre, la succitata gestione liquidatoria, anche al minimo controllo dei revisori dei conti. Tale comportamento ha ingenerato una totale opacità nella gestione delle risorse pubbliche concretizzatasi, illecitamente, nella distrazione di fondi alla gestione ordinaria. Dall'esame della documentazione é, infatti, emerso che dalla disponibilità finanziaria dell'anno 1998, l'AUSL/TA1 ha effettuato pagamenti in c "Gestione stralcio", per lire 12.375.520.220 sottraendo di conseguenza tale somma dalla disponibilità della gestione corrente. In riferimento alla regolare tenuta della contabilità si sono rilevati notevoli ritardi nell'implementazione dei sistemi di contabilità economica. Inoltre: non tutti i mastri, accesi a debiti e/o crediti funzionavano con i relativi sottoconti; non tutti i ricavi sono analiticamente determinati; i mastri contengono esclusivamente i valori globali della AUSL senza alcuna ripartizione economica. Di particolare gravità é l'irregolare tenuta del giornale delle delibere della gestione liquidatoria che risultava compilato a matita, con spazi lasciati in bianco o addirittura coperti da correttore. A parte gli episodi criminosi, al vaglio dell'Autorità Giudiziaria, è opinione della Commissione che la catastrofica gestione della ASL/TA1 non può trovare giustificazione esclusivamente nella esiguità dei trasferimenti da parte dell'Ente regionale, così come da più parti sostenuto, dacché sebbene inadeguati risultano in linea con quelli erogati alle altre ASL pugliesi. A parere della Commissione é, piuttosto, necessaria sia la ridefinizione del sistema dei controlli la cui mancanza ha consentito il perdurare delle irregolarità e illegittimità, sia la verifica delle procedure d'acquisto (sul punto é stato stilato ai fini propositivi un documento, AH. 6) e sia la modificazione dell'attuale processo di selezione del management. (fel) Fonte: Agenzia di Stampa del Consiglio "Puglia Notizie"

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