Mancano fondi, il sistema annaspa
Si è svolto ieri mattina 11 luglio 2003, alle ore 9.00, presso l’aula Ferrari del palazzo Codacci-Pisanelli (Lecce), un incontro dei Componenti del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Lecce con i parlamentari delle province di Lecce, Brindisi e Taranto; alla presenza del rettore professor Oronzo Limone, del prorettore professor Armando Blanco e del direttore amministrativo dell’ateneo salentino, dottor Antonio Solombrino, sono stati affrontati i delicati temi relativi alla situazione di crisi che riguarda tutti gli atenei d’Italia per cercare di individuare delle soluzioni concrete al problema ed operare in maniera efficace attraverso un’azione territoriale sinergica.
In particolare si è affrontato il tema dell’insostenibilità della situazione finanziaria in cui è costretto ad operare l’ateneo salentino in conseguenza della drastica riduzione delle risorse destinate al sistema universitario italiano.
Nell’incontro il rettore ha individuato i punti critici di una grave situazione di sofferenza economica e finanziaria perdurando la quale, in assenza di una decisa inversione di tendenza, si potrebbe determinare, nel corso di pochi anni, il collasso dell’intero sistema. Il rettore, entrando nel merito, ha manifestato la sua preoccupazione per le conseguenze negative che si determinerebbero, qualora avesse fondamento la notizia che le risorse aggiuntive da destinare all’Università servirebbero a ripianare le situazioni finanziarie di quegli atenei che hanno superato i limiti di spesa previsti dalla normativa vigente.
La situazione si rivela paradossale, ha continuato il rettore professor Oronzo Limone, in una fase in cui, come ribadito dalla Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), il sistema universitario italiano, impegnato nell’attuazione della Riforma, ha avviato un processo di crescita qualitativa teso ad intensificare le sinergie tra formazione universitaria e sua utilizzabilità nel mondo del lavoro, anche attraverso procedure di valutazione e di monitoraggio della didattica e della ricerca.
Il rettore non ha potuto fare a meno di rilevare come a seguito della clamorosa protesta dei Rettori delle Università italiane del dicembre u.s., pur essendosi ottenuto il ripristino del fondo ordinario dell’anno precedente, non sono stati onorati gli impegni assunti dal Governo per una soluzione non contingente della crisi finanziaria complessiva di un sistema universitario quale quello italiano che, rispetto agli altri Paesi dell’Unione europea, beneficia di una tra le percentuali più basse di risorse destinate alla ricerca.
Tutto ciò comporta che molte Università, e tra queste l’Università di Lecce, già sottofinanziate, rischino di veder compromesso lo svolgimento delle proprie funzioni istituzionali deludendo le attese delle famiglie, della società, del sistema produttivo.
In tal senso il rettore ha sottolineato il nesso inscindibile tra sviluppo, ricerca, formazione, soprattutto per quanto attiene il futuro delle nuove generazioni, inevitabilmente penalizzate da una politica che non investe su quelli che vengono ormai considerati i settori trainanti della crescita e dello sviluppo.
Nel corso del dibattito, al quale hanno partecipato rappresentanti del personale docente, tecnico ed amministrativo e degli studenti, sono stati introdotti altri temi riguardanti la vita degli atenei, con particolare riferimento a quello leccese ed inoltre sono state proficuamente approfondite le linee portanti della relazione introduttiva del rettore incentrata su:
a) rigoroso rispetto dell’autonomia universitaria;
b) integrazione dell’Università con il territorio nell’ambito di un vero e proprio patto con gli Enti Locali, le forze sociali e produttive;
c) risorse aggiuntive per il F.F.O. al fine di attuare il riequilibrio del sistema universitario nell’ambito del territorio nazionale.
I parlamentari intervenuti si sono unanimemente dichiarati, pur nella diversità delle analisi e degli schieramenti, disponibili ad ogni utile azione parlamentare affinché la centralità della Università nelle prospettive di sviluppo della società italiana possa trovare riscontro concreto ed esauriente nel DPEF da presentare alle Camere.
I parlamentari hanno altresì convenuto, d’intesa con il rettore, di incontrarsi, dopo la presentazione del DPEF alle Camere, per concordare tutte quelle iniziative atte a garantire le legittime esigenze ed aspettative dell’Università italiana.
Il Rettore ha infine trovato unanime sostegno alla proposta formulata dalla Crui, relativa alla predisposizione di un piano di investimento nelle Università pubbliche, statali e non, da inserire nel prossimo DPEF sin dalla sua presentazione.
Il Rettore, nel concludere la seduta, ha espresso l’auspicio che tra mondo universitario e rappresentanze parlamentari si programmino occasioni d’incontro periodiche e ha annunciato l’organizzazione, nella primavera del 2004, di una Conferenza d’Ateneo sulla Ricerca.