Dopo tre anni di crescita, nel 1997 sono diminuiti i fallimenti delle imprese italiane (meno 2,4%) mentre aumentano gli indici di rischio e permane a livelli alti (17 giorni) il ritardo medio con cui le aziende pagano i fornitori. Sono questi i principali risultati dell'indagine svolta da Dun & Bradstreet, società leader nel campo delle informazioni commerciali e della gestione dei crediti. In particolare, nel 1997 sono state aperte in Italia 13.774 procedure di fallimento, con una riduzione del 2,4% rispetto all'anno precedente. A questo andamento positivo hanno dato un contributo determinante il Sud e le Isole, mentre le Regioni del Centro Italia hanno fatto registrare risultati ancora in peggioramento. Alla dinamica positiva messa a segno da Campania, Sicilia, Liguria, Toscana e Veneto, si contrappone un andamento negativo del Lazio e della Lombardia. (MN)