E'stato in parte modificato il regolamento che stabilisce le modalità per ottenere le agevolazioni previste dalla legge per l'imprenditoria giovanile. Il nuovo testo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 agosto scorso, e che recepisce le decisioni della Commissione europea relativa agli aiuti di Stato, prevede tra l'altro che i contributi per le spese di gestione potranno essere concessi per i primi due anni di esercizio e non più per i primi tre anni. Ritoccate anche le regole sul requisito della residenza, che risolvono tra l'altro alcune anomalie di applicazione della legge in città come Torino, Genova o Savona. Un'altra novità riguarda i progetti bocciati: le società che ripresentano il progetto e ottengono l'approvazione, potranno chiedere il riconoscimento anche delle spese sostenute a partire dalla data di presentazione del primo progetto. La legge sull'imprenditoria giovanile - ricorda una nota - concede agevolazioni finanziarie e servizi reali (assistenza tecnica in fase di avvio e formazione) ai giovani residenti nei comuni degli obietivi 1, 2 e 5b che decidono di avviare una nuova impresa con un investimento non superiore a 5 miliardi di lire. Dal 1986 a oggi sono stati presentati 5.400 progetti e ne sono stati approvati 1.300 con un investimento di 3.700 miliardi di lire e un'occupazione di 24.000 addetti. (MN)