Il Libero Sindacato Polizia (LI.SI.PO.) dà un giudizio sostanzialmente negativo - ha dichiarato il segretario nazionale, Luigi FERONE - sul nuovo "pacchetto sicurezza" del Ministro Bianco. Il LI.SI.PO. giudica particolarmente importante, la rilevazione delle impronte digitali per gli immigrati, per consentire così, alla Polizia, di risalire all' identità vera degli immigrati, evitando i troppi casi di identità multiple e false, che poi, alla prova dei fatti, rendono impossibile l'espulsione. Certo, vi sono delle perplessità, come quelle sull effettiva possibilità di espulsione per l'immigrato che ha commesso reati e l' effettiva utilità dei "braccialetti" che, come tutti i congegni elettronici, presentano molti aspetti negativi, per non parlare poi delle famose centrali "interconnesse" già rivelatesi un fallimento. Il pacchetto Bianco è l' esplicita ammissione che la recrudescenza criminale è direttamente collegata all immigrazione selvaggia ed incontrollata e della necessità di adottare provvedimenti che sino a qualche mese fa erano tabù, come la rilevazione delle impronte digitali. Molto scettico il LI.SI.PO. è sulla reale possibilità di recuperare personale dagli uffici: di questo argomento se n è parlato in più occasioni ma alla fine, non si è concluso mai nulla, perché, in realtà, dagli uffici di Polizia vi è poco da recuperare, Si tratta molte volte di personale transitato nel ruolo tecnico o anziano e che comunque svolge compiti delicatissimi e quindi difficilmente sostituibile. La "crociata" di Bianco contro l impiego di personale della Polizia di Stato negli uffici, - conclude Ferone - potrebbe trasformarsi in un boomerang, cioè si potrebbe assistere ad un massiccio pensionamento degli interessati ed il collocamento in "malattia" di altri, per cui, alla fine, sarebbero ben pochi gli Agenti che verrebbero recuperati al servizio attivo. (MN)