Diverse decine di clandestini - tutti curdi provenienti dall' Iraq - sono state bloccate nelle scorse ore sulle coste del Salento dalle forze di polizia, dopo essere sbarcate. Durante le operazioni, agenti di polizia sono riusciti a bloccare uno scafista, che era gia' ricercato, e a sequestrare circa trecento chili di marijuana.
Lo scafista arrestato e' Alfred Gjondeda, di 37 anni, di Valona: nei suoi confronti pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla procura di Lecce per una condanna a circa due anni di reclusione. La scorsa notte e' giunto a bordo di un gommone nei pressi di Otranto, insieme con un altro scafista e una quarantina di clandestini. L' arrivo dell' imbarcazione era stato segnalato alla polizia di frontiera di Otranto dalla Marina militare di Taranto. Gli agenti hanno atteso l' arrivo del gommone e lo hanno accerchiato. Mentre gli altri occupanti sono riusciti a fuggire nella circostante palude delle Cesine di Vernole, Gjondeda e' stato bloccato. I poliziotti hanno anche sequestrato il gommone, lungo 11 metri, e 294 chili di marijuana confezionati in pani e custoditi in sei borsoni, due dei quali erano ancora a bordo dello scafo. In tutto sono stati 84 i clandestini, curdi, bloccati durante la notte nel Salento. Un gruppo di 41 immigrati e' stato bloccato dai carabinieri della Compagnia di Maglie a Torre Sant' Emiliano intorno alle 7.30 di stamane; un altro gruppo composto da 43 clandestini era stato bloccato dai carabinieri a Tricase Porto; tra loro c' erano sei minorenni. Tutti sono stati condotti nel centro di accoglienza don Tonino Bello di Otranto. Ma oltre agli arrivi, in questi ultimi giorni dalla Puglia si sono registrate anche partenze forzate di clandestini. Sono 42 persone sbarcate clandestinamente e ospitate nei centri di prima accoglienza della provincia di Lecce e per i quali il questore aveva emesso decreto di respingimento. La maggior parte di loro - 37 cittadini albanesi - e' stata rimpatriata dal porto di Brindisi.