Due giovani sono morti - sembra per annegamento - in uno dei tanti sbarchi clandestini avvenuti nella notte in Salento, sulle cui coste le forze di polizia per il momento hanno trovato una cinquantina di persone arrivate con gli scafisti. La Guardia di Finanza ha sequestrato due gommoni - uno dei quali era stato abbandonato sulla costa - ed ha arrestato due scafisti. La notte è stata movimentata per le forze di polizia impegnate contro l'immigrazione clandestina. Tra l'altro è stato prestato soccorso a un gommone in avaria con una trentina di persone a bordo. Il corpo della prima vittima è stato scoperto ad alcuni metri dalla riva nelle acque di Torre dell'Orso, nel territorio di Melendugno. Il giovane - che aveva 20-25 anni - deve essere stato costretto, secondo gli investigatori, a gettarsi in acqua ad alcuni metri dalla riva ed è annegato. Il cadavere del secondo giovane, presumibilmente un extracomunitario di 15-16 anni, è stato recuperato invece al largo della spiaggia di Frigole, nel territorio comunale del capoluogo.
I due "passeggeri" sono stati costretti dagli scafisti a gettarsi in acqua a circa 25 miglia dalla costa di Torre dell'Orso anche se non sapevano nuotare. La ricostruzione dell'episodio è stata fatta dalla guardia di finanza della squadriglia di Otranto sulla base delle testimonianze dei due sopravvissuti, poco dopo tratti in salvi dall'equipaggio di un'unità delle "Fiamme gialle".
Sarebbe stato proprio l'arrivo in zona della vedetta militare, impegnata nei consueti servizi di controllo antimmigrazione, a innervosire e a creare disorientamento negli scafisti che hanno cercato di accelerare le fasi di sbarco. Dopo aver costretto i primi due extracomunitari a gettarsi in acqua, e aver visto che non sapevano nuotare, hanno desistito e si sono allontanati dal luogo. Gli investigatori ritengono che abbiano poi fatto sbarcare non molto lontano il resto dei passeggeri trasportati, riuscendo infine a raggiungere indisturbati le acque internazionali. (MN)