Gli sfruttatori dell'immigrazione clandestina hanno un giro d'affari annuo stimato in 7 miliardi di dollari. Lo ha reso noto Staffan De Mistura, rappresentante dell'Onu in Italia ad un convegno della Fondazione internazionale Lelio Basso sui movimenti migratori. Per il diplomatico, la lotta contro questo tipo di mercato ha bisogno di strategie comuni fra i paesi riceventi (sono 67) e quelli esportanti (55). Una Conferenza internazionale potrebbe essere, a suo avviso, il primo passo operativo, proposta che l'Italia potrebbe avanzare e di cui potrebbe farsi portatrice a livello internazionale. ''Alla Conferenza - ha aggiunto - si potrebbe cominciare ad affrontare in modo coerente il collegamento fra programmi di riduzione della poverta' ed accordi fra i due gruppi di paesi coinvolti nell'immigrazione''. E' un'esigenza strategica che risponde anche alle carenze demografiche di alcuni paesi, compresa l'Italia, dove ora - ha ricordato - per ogni pensionato ci sono solo quattro persone che lavorano. Si stima che nel 2025 saranno 1,2. ''L'immigrazione - ha osservato ancora De Mistura - potrebbe risolvere questo problema purche' sia un'immigrazione legalizzata, regolata e preparata. Serve per questo un razionale rapporto fra paesi riceventi ed esportanti. Bisogna pero' fare i conti con la poverta' ed il debito. Nessuno ama immigrare, se lo si fa c'e' un motivo ed e' lo stesso dei nostri nonni''. (MN)