Tre albanesi, due dei quali non in regola con il permesso di soggiorno, sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria dai carabinieri del comando provinciale di Salerno perché accusati di aver costretto a prostituirsi tre donne albanesi, di cui una minorenne ed un'altra al quinto mese di gravidanza. I carabinieri hanno accertato che le donne, introdotte clandestinamente in Italia con l'inganno della promessa di un lavoro, erano state invece ridotte dai loro tre connazionali in uno stato di soggezione fisica e psicologica. Per costringerle a prostituirsi i tre avevano compiuto nei confronti delle donne anche una serie di violenze e avevano piu' volte minacciate di morte. La donna incinta aveva tentato di ribellarsi ed era stata in quella circostanza percossa con calci al ventre che le avevano provocato il parziale distacco della placenta, successivamente guarita. I tre, oltre ai reati connessi allo sfruttamento della prostituzione, e alla violenza fisica, sono accusati anche di sequestro persona e di aver favorito l'immigrazione clandestina. Il loro guadagno era di circa 500mila lire al giorno. Due di loro, al momento della cattura hanno tentato di fuggire, arrampicandosi alla ringhiera del balcone di casa ma sono stati bloccati dai carabinieri. (FM)