''Ho gia' avuto modo di affermare piu' volte che e' pericoloso, oltre che profondamente sbagliato, formulare grossolane equazioni tra immigrazione e criminalita'. L'immigrazione riflette fenomeni strutturali del nostro tempo, corrisponde a bisogni insopprimibili di dignita' e di progresso della persona umana, e' fattore di crescita e di arricchimento delle nazioni di accoglienza''. Il Capo dello Stato, parlando al Quirinale ai prefetti di tutta Italia riuniti nell'antivigilia del 2 giugno, affronta con decisione i temi della sicurezza e dell'emigrazione e afferma che ''e' parimenti evidente che servono politiche coordinate in ambito europeo ed internazionale, che solo lo Stato puo' garantire, attraverso il controllo dei flussi migratori, per la protezione e l'integrazione sociale, per la repressione di forme odiose di criminalita' e di sfruttamento che calpestano i diritti umani''. ''Sicurezza e sviluppo sociale - aggiunge Carlo Azeglio Ciampi - si condizionano reciprocamente. La recente istituzione dei Consigli territoriali per l'immigrazione si fonda sulla consapevolezza di quel rapporto.
Tocca ai prefetti - conclude il Presidente della Repubblica - dare il massimo impulso operativo ai nuovi organi collegiali''. (MN)