Sarà emanato entro il dicembre prossimo il decreto sui flussi migratori previsti per il 2000. Lo ha detto il sottosegretario all'Interno, Alberto Maritati, intervenendo presso il Cnel, alla riunione plenaria dell'Organismo Nazionale di Coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri. Le frontiere italiane saranno aperte ''a un numero consistente di persone, molte decine di migliaia'' che dovranno poter entrare ''con navi e traghetti di linea'', senza dover ricorrere ai famigerati gommoni. Il sottosegretario non ha voluto fornire cifre precise ''perche' vanno ancora verificate con i ministeri e gli organismi competenti''.
''Comunque - ha assicurato - siamo a buon punto e possiamo affermare che, per la prima volta, il provvedimento potra' essere operativo da gennaio''. Il decreto flussi prevede anche l'individuazione di ''quote riservate'' per quei Paesi dai quali proviene il maggior numero di immigrati (Marocco, Albania, ecc.). ''A questo proposito - ha spiegato Maritati - sono in corso contatti con i Governi di questi Paesi per avviare accordi di cooperazione''. Secondo il sottosegretario, infatti, ''bisogna combattere i flussi disordinati e gestiti dalla malavita organizzata operando soprattutto all'estero, in collaborazione con i Paesi interessati''. E ha citato l'esempio dei progetti di sviluppo per l'Albania che, ha detto, ''contiamo servano, molto piu' dei fucili e delle manette, a evitare la fuga della gente da situazioni, peraltro, di assoluta indigenza''. Attualmente il Dipartimento per l'Immigrazione e le Questure sono ancora impegnati nell'esame delle domande di condono presentate da oltre 300mila persone. ''Solo 220mila erano corredate di documentazione - ha detto Maritati - e potevano essere prese in esame. Finora ne sono state accettate 100mila. Restano 120mila domande che il ministro Jervolino ha chiesto di esaminare entro la metà di febbraio al massimo''. (MN)