Presi di mira sempre coloro che gestiscono i centri di accoglienza, nel Salento il più importante è il Regina Pacis. Si scelgono i simboli della città per denunciare il dissenso e il gioco è fatto. Scritte ingiuriose contro la Chiesa leccese, il suo vescovo monsignor Cosmo Francesco Ruppi e il direttore del centro di permanenza temporanea di Melendugno Regina Pacis, don Cesare Lodeserto, sono state tracciate da sconosciuti che hanno imbrattato l'antica Porta Napoli a Lecce. Un gesto che ha suscitato la dura reazione del sindaco, Adriana Poli Bortone, che ha condannato fermamente 'l'ennesimo oltraggio e atto di incivilta' nei confronti della Chiesa leccese e dei beni monumentali della citta''. 'Non solo condanno, ma addito al disprezzo questa gentaglia priva di valori appartenenza identitaria - afferma in una nota - e indegna di vivere in una citta' civile come Lecce, irrispettosa verso i beni della collettivita' dopo la gravissima e, in ordine di tempo, ultima offesa ai danni di un monumento come Porta Napoli (di recente restaurato con il denaro della stessa collettivita'), oltraggiato dalle scritte ignobili contro la Chiesa leccese'.