"Ancora una volta il vescovo di Lecce batte cassa alla Regione'': lo scrivono in una nota i consiglieri del Prc alla Regione Puglia, Michele Losappio e Arcangelo Sannicandro. ''Non potendo spuntarla per ora sulla legge per la famiglia a causa delle note difficolta' del bilancio regionale mons. Ruppi il 1 marzo - scrivono i due consiglieri - ha perorato con il suo intervento in occasione della 'inaugurazione' del servizio emergenza 118 di Lecce la causa di una seconda cappellania''. ''Questa volta - e' detto ancora nella nota - l' inquadramento dovrebbe riguardare le suore, non meno utili dei cappellani ospedalieri, e quindi oggetto di una richiesta di omologo trattamento''. ''Lo stesso viene poi rivendicato per il volontariato del privato sociale, soggetto privilegiato - si sottolinea - del ddl sulla famiglia''. ''Che questo debba avvenire - concludono Losappio e Sannicandro - contemporaneamente al taglio degli ospedali, con le assunzioni precarie dei medici destinati al 118, con le piante organiche Ausl largamente insufficienti, con reparti nuovi di zecca come Asclepios che non aprono proprio per mancanza di personale, e' cosa sconclusionata logicamente, inaccettabile politicamente, criticabile eticamente. Sarebbe auspicabile un ripensamento''.