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Data: 05/07/2002 - Ora: 09:22
Categoria:
Politica
Vuole imitare Eduardo De Filippo, il sindaco di centrosinistra di Brindisi, Giovanni Antonino, e "distruggere l’uomo potente" con un "pernacchio". "A settembre - dice - inviteremo tutti i sindaci italiani del centrosinistra per celebrare insieme il "Pernacchio Day". Ci ispireremo alla scena del "pernacchio" di quel grandissimo attore che fu Eduardo De Filippo, che proprio con il "pernacchio" distruggeva l’uomo potente del rione Sanità di Napoli».«Un "pernacchio" - aggiunge Antonino - per dirla tutta e con chiarezza a chi governa l’Italia e per far ripartire una grande iniziativa politica per il rilancio del centrosinistra e per una definitiva consacrazione del ruolo che spetta alle autonomie locali nei processi di crescita del Paese».
L’iniziativa del sindaco di Brindisi è connessa con «le ultime vicende legate alla vita del Governo Berlusconi: un sottosegretario (Taormina) e due ministri (Ruggero e Scajola) costretti a dimettersi, un sottosegretario (Sgarbi) dimissionato per aver manifestato il proprio dissenso nei confronti degli interventi riguardanti i beni culturali italiani. A ciò si aggiunga la "bocciatura" di Eurostat sulle "cartolarizzazioni", sugli immobili e sul Lotto, che il ministro dell’economia Tremonti considerava, invece, dei fiori all’occhiello».
Per Antonino «queste "figuracce" di rilevanza internazionale vanno ad aggiungersi alle tante tegole lanciate sul capo degli italiani». «Mi riferisco - aggiunge - ai ticket sui medicinali, alla dissennata gestione della sanità pubblica, alla mancata diminuzione delle tasse, all’inefficace lotta al terrorismo ed alle varie forme di criminalità organizzata che agiscono nella Penisola, alla confusione con cui si affronta il problema dell’immigrazione clandestina, agli attacchi ai diritti dei lavoratori (art.18), ma soprattutto alle tante promesse non mantenute nei confronti del Mezzogiorno».
«La "tavola" delle grandi infrastrutture presentata dal premier davanti agli schermi televisivi - secondo il sindaco di Brindisi - si è ben presto trasformata in una barzelletta che ha una singolare caratteristica: non fa ridere nessuno».
Anche l’opposizione, però, per Antonino, non si comporta bene: è «spesso sterile e litigiosa, insegue gli eventi e non li cavalca, incapace di proporre soluzioni alternative che possano andare incontro ai reali bisogni del Paese e quindi alle aspettative della gente».
In realtà - secondo il sindaco di Brindisi - «chi si trova quotidianamente a lottare contro i ritardi dello Stato e contro interventi per nulla lungimiranti sono gli amministratori dei Comuni italiani: sindaci e assessori che devono far fronte alle emergenze del territorio disponendo di poche risorse e riscontrando una tangibile lontananza dalle "stanze dei bottoni"».
Di qui, «nasce l’esigenza di far partire dalla periferia una grande protesta e, conseguentemente, una valida proposta alternativa al Governo Berlusconi». «Una iniziativa - spiega Antonino - che vogliamo far partire da Brindisi, dove il sottoscritto è stato eletto sindaco con la più alta percentuale d’Italia. Una primogenitura, insomma, legittimata dal consenso dei cittadini».
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