Il sindaco di Brindisi, Giovanni Antonino, alla guida di una giunta di centrosinistra, ha annunciato in una conferenza stampa la volontà di dimettersi il 13 novembre, il giorno dopo la visita a Brindisi del presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che parteciperà alla Giornata della memoria dei caduti in mare e inaugurerà il Nuovo Teatro Verdi.
La decisione è immediatamente successiva alla notifica di un avviso di garanzia ad Antonino per il reato di abuso di ufficio per la concessione in comodato gratuito di un locale comunale all’Associazione ’Articolo 13’ che si occupa della raccolta di generi alimentari da destinare in beneficenza.

Le dimissioni annunciate sarebbero però connesse con un’altra vicenda: alla base della volontà di dimettersi - ha detto Antonino - "c’è soprattutto il clima diverso e particolare che sta montando in città, grazie ad alcuni organi di informazione e ad esposti anonimi con cui si vuole sostenere la collusione tra pubbliche amministrazioni e criminalità organizzata". Una ipotesi sulla quale starebbero indagando la Procura di Brindisi e la Direzione distrettuale antimafia di Lecce.
Da qui la scelta di "interrompere - ha spiegato Antonino - l’impegno amministrativo" e di non «sacrificarsi più per il bene della città».
Un esposto anonimo particolareggiato su collegamenti col sistema industriale brindisino, quello politico e la criminalità organizzata della Scu è stato fatto recapitare alla Distrettuale antimafia di Lecce nel luglio scorso. Una quindicina di giorni fa accuse analoghe furono lanciate pubblicamente da tre ex sindaci di Brindisi - due eletti col centrosinistra e uno col centrodestra - i quali parlarono particolarmente di degenerazione della vita pubblica cittadina e di degrado sociale.