Quel nome proprio non va giù. Non piace agli sportivi leccesi. E non piace nemmeno agli amministratori di casa nostra. La lunga querelle attorno al nome da dare allo stadio comunale di Lecce non è ancora terminata. Da quando la giunta comunale ha deciso di intitolare il vecchio impianto del Via del Mare alla memoria dell’ex sindaco Ettore Giardiniero, in città è scoppiato un putiferio.

Sia chiaro, non è un fatto personale. Perché Gardiniero è stato uno dei pochi amministratori a tenere a cuore le sorti dello stadio leccese. Il problema è un altro: perché intitolare lo stadio ad un politico? Meglio uno sportivo. A questo devono aver pensato numerosi leccesi che hanno dato via ad un comitato spontaneo per dare il nome del via del Mare ad Attilio Adamo, il compianto talent-scout del calcio leccese morto 24 anni fa. Il comitato, dopo aver fatto breccia tra i cittadini, raccogliendo circa 3.500 firme, ora prova a convincere i politici di Palazzo Caafa. I risultati si vedono già e sono rassicuranti. Venticinque consiglieri comunali hanno firmato un documento con il quale chiedono all’amministrazione di intitolare la struttura ad Attilio Adamo. Chiedono cioè all’amministrazione di fare un passo indietro. Il documento è stato sottoscritto da consiglieri di opposta sponda, da sinistra a destra, di maggioranza e di opposizione. Una nuova maggioranza trasversale, dunque, prende forma a Palazzo Carafa. Las parola passa ora all’amministrazione comunale: se l’argomento dovesse essere portato in discussione in aula consiliare il sindaco e gli assessori sarebbero coastreti a fare dietrofront, avvolgendo le richiese di politici e cittadini.