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Il gommone al largo di Trani e' affondato

Data: 12/06/2001 - Ora: 14:00
Categoria: Cronaca

Sono riprese stamani le ricerche in un ampio tratto di mare antistante il porto di Trani dove alcuni clandestini albanesi hanno denunciato che domenica sera e' affondato un gommone con a bordo undici connazionali ed uno scafista italiano. Sino a questo momento non e' stato trovato alcun elemento a supporto della tesi dell'affondamento secondo quanto raccontato dai 22 sopravvissuti, sempre albanesi.

''Nel dubbio - ha affermato oggi un ufficiale della Capitaneria di porto di Molfetta (Bari), che coordina le operazioni - si opera, anche perche' non ci sono prove che le informazioni degli albanesi siano palesemente false''. Le battute, ha aggiunto, proseguiranno ''almeno per tre giorni'' dal momento in cui ''e' stato segnalato l' incidente''. In zona operano oggi due motovedette della Guardia costiera, un elicottero ed un nucleo di sommozzatori dei vigili del fuoco giunti da Brindisi. Intanto i 22 clandestini - tutti giovani albanesi di sesso maschile, 11 dei quali hanno raggiunto la riva a nuoto e altri 11 sono stati tratti in salvo da carabinieri e militari della Guardia di Finanza - sono stati trasferiti a Bari, dove vengono ancora ascoltati dal sostituto procuratore della Repubblica di Trani Maria Vulpio. Tutti sostengono di essere partiti sabato scorso in 34 da Durazzo a bordo di un gommone, che sarebbe affondato alcuni minuti dopo le 23 del 10 giugno a circa 200-300 metri dalla costa di Trani a nord del molo foraneo in corrispondenza della cattedrale. Secondo i clandestini, l' imbarcazione era guidata da un italiano, un napoletano, che potrebbe far parte del gruppo dei dispersi. Questi ultimi pero' - a detta dei soccorritori - potrebbero aver raggiunto la riva a nuoto, riuscendo poi a far perdere le loro tracce. Anche la ricostruzione dell'accaduto fatta dagli albanesi, comunque, viene ritenuta poco plausibile da investigatori e soccorritori, soprattutto perche' la rotta verso Trani e' poco utilizzata dai 'trafficanti' di clandestini. Non e' escluso che il gruppo di clandestini possa aver raggiunto la costa pugliese a bordo di una nave e poi trasbordato su un' imbarcazione. A dare l' allarme e' stato un cittadino con una telefonata al 113; l' uomo ha detto di aver visto alcune persone in difficolta' nello specchio d' acqua antistante la cattedrale. Sono state immediatamente avviate le operazioni di soccorso, che hanno consentito di trarre in salvo i 22 clandestini. Le loro condizioni di salute sono buone, come e' stato accertato anche dai medici dell' ospedale di Trani, dove sono stati condotti dai soccorritori. Sono stati recuperati soltanto alcuni capi di abbigliamento che affiorano dall' acqua, che con ogni probabilita' appartengono alle persone che sono state tratte in salvo.

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