Stewart Copeland, uno dei più grandi musicisti viventi, indossando la mitica maglia numero 19 del Lecce, ha lanciato verso il numeroso pubblico del 1^ Maggio un urlo che ci ha riempiti di orgoglio - SALENTO RULES (Il Salento domina) –
Quando Sabato sera sul palco di Piazza S. Giovanni a Roma, durante il concerto per la festa del 1^ Maggio, è salito l’ex "Police" Stewart Copeland, uno dei più grandi musicisti viventi, indossando la mitica maglia numero 19 del Lecce, quella di Cheva per intenderci, abbiamo pensato che quello potesse essere il punto di arrivo del Salento su un palcoscenico nazionale ed europeo; punta dell’iceberg della cultura e della musica della nostra amata "Regione"...
Era solo il preludio di una festa, la grande festa per la permanenza della squadra giallorossa, ottimamente guidata da Mr. Rossi, nel campionato di massima divisione italiana. Il mitico batterista, intervistato da Bisio, ha lanciato verso il numeroso pubblico del 1^ Maggio un urlo che ci ha riempiti di orgoglio - SALENTO RULES (Il Salento "domina") – e Domenica, la leggendaria squadra schierata per contrastare la "grande" Inter, ha proprio dominato il campo.
Il rigore, in verità molto generoso, concesso ai nerazzurri dall’arbitro Rosetti nel momento migliore del Lecce e realizzato da Adriano avrebbe spezzato il morale e le gambe a chiunque ma, i terribili ragazzi giallorossi non si sono lasciati abbattere e, proprio come era successo a Torino una settimana prima, hanno incominciato a giocare come sanno e hanno messo sotto l’Inter arrivando, con un fantastico uno-due, a raccogliere quei tre punti che, visti i risultati ottenuti da Modena e Siena, ci consentono di festeggiare una salvezza anticipata come mai era successo nei 96 anni di storia del Lecce e con una squadra che molti fra i tifosi giallorossi stessi davano per spacciata già a Dicembre. Pochi potevano prevedere un girone di ritorno da "prima della classe" ma così è stato grazie alla crescita di qualche giovane esordiente, alla conferma dei nostri campioni e all’innesto nel fantastico gruppo salentino di qualche elemento che ha rafforzato la spina dorsale della squadra e che ha consentito a Delio Rossi di farci vedere per lunghi tratti anche un gioco spettacolare e, in alcuni fraseggi dei nostri bravi calciatori, esaltante...
Precisiamo che in questo campionato, per molti falsato fin dalla prima giornata dalle decisioni arbitrali, il Lecce fa parte di quelle squadre che di torti arbitrali ne hanno subiti tanti e che, così come il Milan avrebbe vinto lo scudetto anche senza i favori del palazzo, si sarebbe comunque salvato con pieno merito e grazie solo alle enormi forze di un gruppo che, per coesione ed affiatamento, è stato secondo veramente a pochi.
Ore le nostre domeniche da tifosi del Lecce trascorreranno più tranquille e potremo guardare con serenità le due partite che mancano alla fine del torneo sperando di vedere fra un anno una serie A in cui ci siano quante più squadre possibile di città del Sud e con un Salento che domini sempre di più nel calcio che conta.
Autore: Danilo Di Falco