Il rettore dell’Università di Lecce, professor Oronzo Limone, ritiene che gli studenti risentirebbero più di tutti dei tagli preannunciati, in quanto sarebbe inevitabile, a fronte di tali disagi, un aumento delle tasse universitarie. "Ho proposto che nei prossimi giorni,", afferma il rettore Oronzo Limone, "all’interno dell’ateneo, venga messa in atto un’assemblea permanente per la discussione di questi temi. Non ero invece d’accordo con la proposta di chiudere l’ateneo per due giorni per protesta, perché in questo modo si creerebbero ulteriori disagi proprio agli studenti; viceversa riterrei fondamentale chiedere il sostegno dell’opinione pubblica su un tema di tale rilevanza per l’intero Paese".

Relativamente alla possibilità di dimissioni in blocco di tutti i rettori, essi hanno questa mattina deciso unanimemente di rimettere il mandato nelle mani del Ministro. "Manifesto la mia piena adesione alla decisione presa questa mattina", ha commentato il rettore Limone, "in quanto ritengo che quanto sta accadendo rappresenta un atto gravissimo nei confronti di un sistema universitario già fortemente in crisi dovendo affrontare una riforma complessa come quella che stiamo attuando in questi anni a costo zero".
"L’Ateneo di Lecce in particolare", aggiunge il rettore, "è già sottodimensionato relativamente al rapporto docenti e personale tecnico-amministrativo/studenti; abbiamo inoltre, l’anno scorso, dovuto compensare l’impossibilità, da parte dell’EDISU, di rimborsare le quote di iscrizione agli studenti idonei, e molto probabilmente dovremo far fronte a questo problema anche quest’anno. Problemi particolari che si sommano a quelli più generali presenti in ogni Università. Non possiamo pertanto non associarci alla voce unanime degli atenei d’Italia, ricordando, come ha giustamente richiamato il Presidente Ciampi, che l’Università è ‘il motore dello sviluppo socio-economico’ e come tale costituisce, dopo quello dell’ordine pubblico, il secondo problema da affrontare con urgenza". Si è svolta ieri a Roma presso la CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), in piazza Rondinini 48, una riunione dei rettori degli atenei d’Italia per discutere del problema relativo ai tagli dei finanziamenti previsti nella legge finanziaria 2003.
Le Università hanno confermato, all’unanimità, l’impossibilità di garantire, per l’anno 2003, i servizi essenziali alla formazione e alla ricerca e il diritto allo studio dei propri studenti (come indicato dalla delibera unitaria approvata da ciascun ateneo nei giorni scorsi con sedute congiunte di Senati Accademici e Consigli di Amministrazione).