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Il Premio "Lo Straniero" a Palazzo Gallone a Tricase

Data: 03/07/2003 - Ora: 11:48
Categoria: Cultura

Il premio nel Salento dopo aver girato tutta l'Italia

Il premio "Lo straniero", che si terrà al Palazzo gallone a Tricase domani 4 e dopodomani 5 luglio, nasce con l’intento di segnalare i talenti emergenti in Italia, nelle varie arti e nella saggistica, e comprendere gruppi, iniziative culturali, associazioni di intervento sociale, sindaci. Il premio, nel corso degli anni, si è spostato geograficamente, trovando ospitalità o compartecipazione presso festival teatrali, comuni e centri sociali. Da Santa Cesarea Terme a Città di Castello, da Roma a Napoli, a Santarcangelo di Romagna. Ha segnalato così personaggi poi diventati famosi (quasi tutti) in cinema, letteratura, fotografia, teatro, sociologia, giornalismo, musica, fumetto. Sabrina Ferilli, Iaia Forte, Roberta Torre, Ferzan Ozpeteck, Matteo Garrone, Almamegretta, Sud Sound System, i fratelli Piva, Daniele Sepe, Gianluigi Toccafondo, Niccolò Ammaniti, Motus, Fanny & Alexander, Giuseppe Montesano, Nicola Lagioia, la redazione cultura di Radio3-Rai, Emma Dante sono solo alcuni dei nomi premiati nel corso delle precedenti edizioni. Ora "Lo straniero" ha deciso di cambiare rotta e di premiare non tanto le "promesse" quanto i valori che secondo i componenti della giuria sono definitivamente sicuri. Una giuria che raccoglie anno per anno i redattori e collaboratori della rivista "Lo straniero", diretta da Goffredo Fofi. Essi hanno ritenuto che sia più la giovane età a contare, e che è loro dovere segnalare e proteggere artisti, saggisti, iniziative poco noti o troppo trascurati, e per molti versi "esemplari" anche di una diversità nei metodi di lavoro, oltre che nei risultati. Il tempo in cui bisognava assistere gli esordienti perché l'establishment culturale italiano sembrava rifiutarli è passato da tempo, e a "Lo straniero" è sembrato necessario, di fronte al nuovo conformismo che sembra essersi abbattuto su artisti e intellettuali, offrire il suo riconoscimento e sostegno a persone e gruppi che operano attivamente, coraggiosamente, approfonditamente nei vari campi dell'arte e del sapere. Quest’anno i premiati saranno "adulti" di provato talento, che però la cultura italiana non riconosce o non riconosce abbastanza. Il fotografo Enrico Bossan per il suo libro (e mostra) "È Africa"; Roberta Mazzanti quale responsabile della collana di sole scrittrici "Astrea" delle edizioni Giunti, la sola del genere ad aver resistito negli anni; il Teatrino Clandestino, bolognese, di Pietro Babina per tutto il suo lavoro teatrale e in particolare per il recente "Iliade"; Maria Pace Ottieni per la sua inchiesta sugli immigrati in Italia, edita dalla giovanissima casa editrice Nottetempo; i due registi palermitani Ciprì e Maresco per la forza della loro invenzione e la loro coraggiosa originalità produttiva ed espressiva; l’Assessorato alle politiche sociali del comune di Venezia, gestito da un gruppo di "funzionari" esemplari guidati fino a poco tempo fa da Gianfranco Bettin, scrittore, vicesindaco della città lagunare; lo scrittore Antonio Pascale, che dopo un’inchiesta sulla sua città ha pubblicato da Einaudi i racconti di "La manutenzione degli affetti"; e infine la Comunità Progetto Sud, diretta da don Giacomo Panizza, che nella zona di Lamezia è stata al centro di molte attività e ha elaborato la formula dei "patti territoriali per il sociale" di cui tanto si è parlato. Quel che c’è di più vivo (e anche di meno strombazzato) nella società italiana di oggi. La scommessa è sul futuro, ma anche sul presente. Quest’anno il premio si chiamerà "Lo straniero-Tricase", poiché è il comune di Tricase a ospitarlo nel quadro delle attività per il decennale della morte di don Tonino Bello. Il premio sarà accompagnato dalla mostra fotografica sull’Africa di Enrico Bossan, dalla proiezione delle opere più recenti di Ciprì e Maresco, da un convegno sulle politiche sociali con Don Giacomo Panizza, Gianfranco Bettin e i loro collaboratori a Lamezia e Venezia, dalle performaces del Teatrino Clandestino, dalla presentazione della biografia di Aldo Capitini a cura di Piergiorgio Giacchè.

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