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Il Negroamaro ambasciatore salentino anche a Shangai

Data: 26/07/2004 - Ora: 09:30
Categoria: Cronaca

Masseria Li Veli, Cantele e Marchese Bozzi Corso le aziende che hanno conquistato il bronzo di Enrico Muscetra.

I giurati del Premio assegnato dalla Provincia di Lecce sottolineano la duttilità del vino salentino che si sposa perfettamente anche con la cucina cinese. Le aziende Masseria Li Veli, Cantele e Marchese Bozzi Corso hanno conquistato l’ambito Premio Negroamaro come migliori vini del Salento. La cerimonia si è svolta venerdì 23 presso il Museo Sigismondo Castromediano di Lecce. La giuria composta da Giuseppe Vaccarini (presidente dell’Associazione Internazionale Sommelier e miglior Sommelier nel 1978), Markus Del Monego (Miglior Sommelier del mondo 1999) e Enrico Bernardo (Miglior sommelier d’Europa 2002) ha avuto molte difficoltà e titubanze ad assegnare i primi premi nelle categorie rosato, Igt e Doc, sottolineando l’altissima qualità delle 38 aziende partecipanti. La cerimonia di premiazione coordinata da Enzo Scivetti, responsabile della didattica dell’Associazione Sommelier di Puglia, ha visto la partecipazione dell’Assessore alla cultura della Provincia di Lecce Sandra Antonica, del direttore del Museo Sigismondo Castromediano Antonio Cassiano e dell’artista salentino Enrico Muscetra autore del premio, un bassorilievo in bronzo. Una festa, come tutta la rassegna della Provincia di Lecce, dedicata al Negroamaro, l’Ambasciatore più vero di quella cultura del fare che il Salento ha imparato ad esprimere ai massimi livelli nei differenti campi del sapere, nel lavoro, nelle economiche, nella creatività, una cultura e una vocazione a mescolarsi, a contaminarsi ed intrecciarsi con il mondo. Nel passato non tanto remoto, quando le produzioni salentine di massa erano orientate ad un vino da taglio, il Negroamaro era molto ricercato per dare grazia, robustezza, e tessuto a vini di poca struttura di altre regioni d’Europa. Sempre per le sue caratteristiche di finezza negli uvaggi o nei tagli è considerato migliorativo di altri vitigni. Ancor più, lavorato in purezza, dà vini di eccellenza molto apprezzati e conosciuti nel mondo. Non a caso la scelta per la composizione della giuria è caduta su tre sommelier di tale fama per dare un respiro internazionale a questo evento che potrebbe condurre alla conoscenza del vino Negroamaro in aree geografiche lontane e considerate possibili mercati di esportazione. Negli ultimi anni si sono moltiplicati i riconoscimenti nei confronti dei vini prodotti nel Salento e l’adesione di 38 aziende all’iniziativa promossa anche quest’anno dalla Provincia di Lecce di abbinare il vino alle arti testimonia ancora una volta la maturità degli imprenditori salentini. Il giurato tedesco Markus Del Monego ha sottolineato come nel corso di una recente visita a Shangai le degustazioni di numerosi vini hanno messo in evidenza una perfetta armonia tra la cucina cinese e il vino Negroamaro. Il presidente dell’Associazione Internazionale di Sommelier Vaccarini ha ribadito come i vini salentini si stiano affermando nel mondo grazie alle caratteristiche tipiche del vitigno autoctono che ben si sposa con vari tipi di cucina. Vini buoni da esportare e da degustare a tavola. Questi i risultati nelle tre categorie: Rosato. La vittoria è andata all’azienda del Marchese Bozzi Corso con il Bozzi Corso Igt Salento (2003). Menzioni per Execubie Salento Igt (2003) di Vinagri Puglia e per Mjere Alezio Rosato Doc (2003) dell’azienda di Calò Michele e figli. Igt. Primo posto per Capitolo Laureto di Cantele. Menzioni per Teresa Manara dell’azienda Valle Dell’Asso Vallone e Piromafio dell’azienda Vinicola Milleuna. Doc. La Masseria Li Veli ha conquistato il premio con Pezzo Morgana, un salice salentino Doc del 2001. Mezioni per Sinfonia Doc (Squinzano 2000) dell’azienda di De Ventura Vincenzo e Copertino Doc (2001) della Casa Vinicola Apollonio.

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