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Il Lecce verso la B, scarso interesse tra i giocatori

Data: 24/04/2002 - Ora: 09:39
Categoria: Sport

L'ufficializzazione del ritorno in serie B ha tolto a gran parte dei giocatori del Lecce la voglia di parlare. E così, dopo l'intenso lavoro svolto in campo nel primo allenamento della settimana postretrocessione (è rimasto fermo Tonetto, che però già oggi dovrebbe riaggregarsi al gruppo), i giallorossi si sono esibiti in un supplemento di lavoro per dribblare la salastampa.

Non c'è voglia di analizzare le cause di una stagione chiusasi con la bocciatura sul campo, né tantomeno di iniziare a prefigurare i possibili scenari futuri, chiarire chi se la sente e chi no di proseguire anche in serie B la sua avventura salentina. Tra i pochi ad accettare il confronto con i giornalisti c'è Giorgio Frezzolini, il portiere in comproprietà con l'Inter che al Delle Alpi, per la prima volta, ha difeso dall'inizio la porta del Lecce. Lui del suo futuro accetta di parlare per far sapere che dopo aver accettato di buon grado il ruolo di secondo di Chimenti, quest'anno, ora la prospettiva di trascorrere in panchina un'altra stagione proprio non lo alletta.
«No, nel modo più assoluto. Dopo la difficile esperienza di quattro anni fa ad Andria, pur di tornare in serie A ho accettato di fare il dodicesimo ad Udine. Un'esperienza che ricordo con piacere così come il bel rapporto con Zaccheroni che poi mi ha voluto con se anche al Milan, dove, sia pure solo dalla panchina, mi sono tolto la soddisfazione di vincere uno scudetto. Ma adesso, a 26 anni, ho voglia di giocare e non nascondo che mi piacerebbe avere l'opportunità di farlo qui con la maglia del Lecce. Se non sarà possibile, vorrà dire che cercherò spazio altrove». Intanto a Torino è riuscito a proseguire la sua striscia positiva in giallorosso. In precedenza aveva giocato solo in occasione della trasferta di Firenze quando, dopo l'infortunio di Chimenti, era entrato in campo al 38esimo del primo tempo contribuendo alla terza vittoria esterna dei salentini.
Domenica a Torino è arrivato un pareggio. «Ma se avessimo vinto anche al Delle Alpi», commenta, «nessuno avrebbe potuto gridare allo scandalo. Il fatto di tornare a giocare da titolare dopo quasi un anno non mi ha provocato particolari emozioni. Probabilmente perché la tranquillità è una delle peculiarità del mio carattere. Credo di essermela cavata bene. L'unico rammarico è legato al gol di Franco, ma l'uruguayano è stato bravo a inventarsi una giocata che proprio non mi aspettavo». Domenica, contro l'Udinese, avrà l'opportunità di giocare per la prima volta davanti al pubblico del Via del Mare. Potrebbe essere anche l'ultima, visto che il Lecce concluderà la sua stagione al Meazza contro il Milan, oppure la prima di una lunga serie.

Autore: Luca Pede

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