"Riteniamo che tale ambìto riconoscimento premi non solo il progetto ideato e perseguito dal M^ Domenico Molinini, ma anche la sensibilità e la determinazione con cui la civica Amministrazione ha accolto l'iniziativa, inserendola tra le attività culturali cui attribuire la massima valenza. L'orgoglio che ci riviene da tale consapevole e condivisa scelta, ci impone (corsivo, n. d. r.) di essere accanto al M^ Molinini nel momento del ritiro del Premio.
Preannuncio, pertanto, la mia presenza e quella del Sig. Pasquale Ferrante - funzionario che ha seguito tutte le fasi che hanno condotto alla realizzazione del festival - alla cerimonia di premiazione fissata a Bergamo per il prossimo 8 maggio. Al fine di poter programmare, anche dal punto di vista amministrativo, la nostra partecipazione, Le sarei grato se volesse comunicarmi con cortese urgenza cosa prevede, nella circostanza, il "protocollo" della cerimonia di premiazione".Era il 21 aprile u. s. Una nota del 16 settembre dell'ufficio stampa del Festival "Monografie sul '900 e dintorni®" e firmato dal direttore artistico e dal comitato scientifico del Festival, informavano che la terza edizione della manifestazione quest'anno dedicata a disegnare il "Ritratto del giovane Bruno Maderna musicista europeo", e che avrebbe dovuto svolgersi dall'8 al 15 ottobre 2000 nel Duomo di Trani, "già disegnata per quanto attiene gli aspetti organizzativi e relazionali, non trova possibilità alcuna di attuazione, essendo venuto meno, di fatto, il supporto economico della Amministrazione Comunale di Trani, la quale aveva - seppure informalmente - dato ampie assicurazioni agli organizzatori della manifestazione, sia nel corso dello svolgimento della seconda edizione del festival, sia con crescente convinzione nei mesi successivi, durante gli incontri intercorsi tra il direttore artistico del Festival e l'assessore alla cultura del Comune di Trani. Sulla base di tali rassicurazioni (la terza edizione del Festival "Monografie sul '900 e dintorni" era stata peraltro annunciata sulla stampa nei mesi primaverili proprio dal Comune di Trani all'interno delle manifestazioni previste per l'Estate tranese) l'associazione Nuova Filarmonía aveva impegnato gli artisti, gli studiosi e gli Enti che, numerosi, avrebbero contribuito ad arricchire un'iniziativa che in soli due anni aveva raggiunto ragguardevoli obiettivi". Cosa è accaduto tra queste due comunicazioni non è mai stato spiegato dall'assessore Capone, né sono giunte risposte alle continue lettere a lui inviate dalla segreteria organizzativa del festival.
Le considerazioni che seguono sono infatti solo "illazioni" (vorremmo che qualcuno ci dimostrasse il contrario) sul colpevole atteggiamento di chi aveva titoli (pubblicamente rivendicati) doveri e responsabilità verso una Amministrazione che forse non è stata informata a dovere della portata dell'iniziativa.
Più che incolpare un'intera Amministrazione, intendiamo chiarire a chi, da uomo di arte e cultura come più volte ribadito, dovrebbe sapere che i premi vanno a chi un'idea concepisce, persegue e realizza; è quanto del resto accade per i premi letterari, indirizzati agli autori e non alle case editrici che sugli autori hanno investito.
E' difficile, è vero, afferrare il pensiero umano; ma l'impresa è impossibile quando l'umano agire s'accompagna a sleali sotterfugi.
E' davvero una questione di protagonismo negato, oppure di incompatibilità cromatica tra bandiere politiche, ovvero tra coloro i quali hanno consentito al Festival di nascere (la giunta Tamborrino di centro-destra) e coloro che l'hanno affossato tra l'indifferenza (la corrente giunta di centro-sinistra)? In tal caso il Festival, indipendentemente dai meriti conquistati, era solo una "cosa" scomoda dell'opposizione?; sbrigata la formalità della seconda edizione - svoltasi per adempiere a un provvedimento approvato dalla precedente e diremmo responsabile giunta prima di terminare il mandato quadriennale - bisognava sbarazzarsene al più presto.
Non importa del Premio Abbiati e non importa nemmeno che la Stradivarius pubblicherà a breve un doppio cd contenente l'esecuzione integrale dei Dialoghi di Gian Francesco Malipiero, proposta a Trani in prima assoluta. E se fosse invece, cosa ancor più grave, che certe scelte musicali riscuotono un favore di pubblico inferiore a certi concerti in piazza e che il denaro pubblico va speso in favore dei gusti delle masse? Non era la sinistra a combattere la cultura di massa? Allora perché non abbattiamo tutti i teatri trasformandoli in balere di lusso? In tutto questo la Provincia e la Regione stanno solo a guardare? Parliamone, vi prego, almeno parliamone! Fiorella Sassanelli