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Il Consiglio regionale pugliese approva la nuova legge sui trasporti

Data: 29/10/2002 - Ora: 11:31
Categoria: Economia

Approvata dal Consiglio regionale alla fine di due lunghe giornate di dibattito, la legge sulla disciplina del trasporto pubblico locale. Una iniziativa legislativa che è stata al centro di grosse polemiche fra governo, opposizione e sindacati di categoria. La preoccupazione espressa circa questa legge riguarda soprattutto la salvaguardia dei livelli occupazione e salariali. Ben 51 gli emendamenti presentati al testo proposto dalla maggioranza, quasi tutti bocciati. Il nodo fondamentale su cui l’opposizione ha tentato di strappare una mediazione è stato quello relativo agli articoli 22 e 35.

Rispettivamente, il primo riguarda il "subentro nella gestione dei servizi" ovvero come salvare il posto di lavoro ed il salario integrativo nel caso di passaggio ad altra azienda di gestione dei trasporti. Nel testo dell’articolo, secondo i partiti della minoranza, si fanno salvi i posti di lavoro attraverso il passaggio "dall’uscente all’entrante" (gestore). Non si fa cenno, però, ai salari integrativi: le contrattazioni sulle retribuzioni vengono sostanzialmente rinviate a trattative con il nuovo soggetto "subentrante" e, quindi, secondo l’opposizione, i lavoratori rischierebbero di vedere peggiorati i trattamenti economici. A questo proposito, è stato approvato un emendamento proposto dall’opposizione e fatto proprio dalla maggioranza, che elimina tutta la parte dell’articolo 22 che in qualche modo "ingessa" i contratti, aprendo di fatto alla possibilità per il lavoratore di poter rivendicare su altri livelli i propri diritti salariali. In pratica, la questione del "subentro" viene disciplinata dall’articolo 26 del regolamento, allegato A,del regio decreto 8 gennaio 1931, n 148. L’altro nodo riguarda, come abbiamo detto l’articolo 35, cioè la costituzione dell’Aref (l’Azienda regionale ferroviaria), che ha l’obiettivo di realizzare un sistema ferroviario regionale coordinato ed integrato nel sistema del trasporto pubblico locale, che garantisca le esigenze collettive di mobilità delle persone e delle merci e che promuova un equilibrato sviluppo economico e sociale dell’intero territorio regionale. La tesi dell’opposizione, invece, è quella che in sostanza questo organismo andrebbe a svuotare di contenuti il settore trasporti già esistente alla Regione. Il presidente Fitto, a conclusione del dibattito, ha spiegato che "la legge approvata oggi consente alla Puglia di puntare ad un sistema di trasporti moderno, di qualità, che non danneggia nessuno e che sostanzialmente razionalizza i programmi di esercizio, eliminando inutili sovrapposizioni. "Bisogna uscire – ha continuato il presidente – dalle solite e antiche logiche strumentali e di mera contrapposizione politica".
Anche l’assessore ai trasporti, Pietro Franzoso, ha sottolineato che "questa legge sui trasporti consente alla Puglia di avere uno strumento legislativo organico per affrontare adeguatamente la gestione dei processi di sviluppo del settore".
Approvati, altresì, due ordini del giorno a sostegno dell’iniziativa legislativa.

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