Sarà Pasquale Nessa a sostituire Pietro Franzoso nella carica di consigliere regionale. Con la presa d’atto della sentenza emessa dalla Cassazione, si è aperto il Consiglio regionale, convocato in seduta ordinaria.
La suprema corte si è espressa a favore del ricorso presentato dall’avv. Nicola Tagliente, accogliendone le motivazioni che riguardavano una causa di ineleggibilità. Pasquale Nessa, che nel maggio dello scorso anno era stato eletto senatore, gli subentra come primo dei non eletti nella lista di Forza Italia della provincia di Taranto. Pasquale Nessa ha ora trenta giorni di tempo per optare tra l’incarico parlamentare e quello di consigliere regionale. In caso di rinuncia gli subentrerebbe Nicola Tagliente.
Sul piano prettamente politico il presidente della Giunta regionale, Raffaele Fitto, intervenendo sull’argomento, ha comunque precisato l’intenzione di avvalersi di Pietro Franzoso come assessore esterno.
E’ stata riapprovata a maggioranza la legge riguardante le norme transitorie per la tutela dell’inquinamento eletromagnetico prodotto da sistemi di telecomunicazioni e radiotelevisivi.
La precedente legge, varata dal consiglio regionale nel giugno dello scorso anno, fu sottoposta a osservazioni da parte del Governo nazionale in quanto all’epoca non era ancora in vigore la modifica del titolo V della Costituzione.
La legge adottata dal consiglio regionale recepisce tutte le osservazioni, ma si presenta inalterata rispetto all’impianto complessivo, ha sottolineato il consigliere Mario Carrieri, presidente della 5^ Commissione (Ambiente e tutela del territorio), nella relazione introduttiva.
"Infatti sono stati confermati gli obiettivi di tutela - ha precisato - mentre la procedura di valutazione di impatto ambientale (Via) è stata sostituita, con gli stessi contenuti, dal parere preventivo dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) o del Pmp (Presidio multizonale di prevenzione). Riconfermati, inoltre, i divieti di installazione su specifiche singolarità edilizie, di installazione anche su nuove fasce di rispetto ed eliminati parametri geometrici prefissati. Meglio definiti i ruoli istituzionali degli enti coinvolti: Regione, Province e Comuni. Ritengo - ha concluso Carrieri - che il nuovo testo abbia definito il giusto equilibrio fra le irrinunciabili esigenze di tutela dell’ambiente e della salute e quelle, invece, necessarie a garantire un rapido sviluppo del settore, indispensabile per la crescita civile ed economica della comunità pugliese".
Con l’astensione di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani, è stato approvato il disegno di legge riguardante la modifica alle norme concernenti l’igiene e sanità pubblica ed il servizio farmaceutico. Il testo si compone di due articoli che sostituiscono quelli già esistenti; in particolare "il primo individua i criteri oggettivi per le tariffe dell’istituto superiore della sanità e degli ordini professionali dei medici, dei veterinari, dei chimici degli ingegneri - ha spiegato il presidente della commissione che ha licenziato l’iniziativa legislativa, Sergio Silvestris - Il secondo introduce, invece, un comma in base al quale la giunta regionale, su proposta dell’assessore alla sanità, provvederà, oltre ad individuare le modalità di riscossione e di destinazione delle somme, a fissare le tariffe secondo i criteri stabiliti dalla legge". Le prestazioni a cui si fa riferimento riguardano accertamenti ed indagini per conto e nell’interesse di chi le richieda su questioni di igiene pubblica e medicina legale. Sostanzialmente la giunta stabilisce su richiesta le prestazioni gli accertamenti e ogni tipo di indagine e ne fissa le tariffe.
Ai lavori del Consiglio regionale, hanno assistito due classi dell’Istituto tecnico commerciale "Cezzi de Castro" di Maglie (Le), accompagnate da quattro professori.