Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.
Data: 20/04/2002 - Ora: 15:39
Categoria:
Economia
Se dovesse liquidare il tutto in due battute?
«Più debiti meno investimenti».
E basta?
«No. Ci metto anche: "Più tasse, meno servizi"».
Una bocciatura senza appello, dunque.
«Questo bilancio dimostra che c'è un'irresponsabile condotta di un ceto di potere che non è in grado di governare la Puglia».
Messa così, sembra la solita, scontata polemica politica.
«Dopo una prima, non superficiale lettura della relazione e della documentazione contabile, vi è la conferma inoppugnabile che versiamo in un grave stato di emergenza finanziaria».
Eppure il centrodestra è convinto di aver lasciato alle spalle il risanamento dei conti, dopo gli anni del dissesto.
«È falso. Siamo nel vortice di una grave emergenza finanziaria».
Perché ne è così convinto?
«È bene dire subito che anche quest'anno avremo un bilancio privo del raccordo con le scelte della programmazione, come prevede la riforma della contabilità».
E poi?
«Siamo in un mare debiti che non riguardano solo la sanità. Per il deficit di 800 milioni di euro del servizio sanitario accumulati fino al 2000, contrarremo mutui per 600 milioni di euro. Secondo i nostri calcoli, questo comporterà rate di ammortamento annuo di 3540 milioni di euro per vent'anni, che si aggiungeranno ai 250 milioni di euro di rate annue che già paghiamo e continueremo a pagare fino al 2016 per il dissesto storico. Sono fondi che togliamo dalla parte autonoma del bilancio. Senza contare i 150 milioni di euro di carte contabili, maturati con il contenzioso. Come mai non si riesce a venirne a capo definitivamente?».
Ma c'è un avanzo di amministrazione, comunque "presunto", che lascia un po' di respiro?
«Nulla di più falso. I 230 milioni di euro sono in realtà solo sulla carta. È virtuale, una finzione contabile perché di quell'avanzo, 210 milioni di residui passivi perenti, una massa di obbligazioni contratte che non è disponibile, se non per i creditori della Regione e che non si riesce a smaltire per responsabilità regionali. Dicano perché non si riescono a pagare e fare pulizia. Sono somme già impegnate anche se non spese».
Non salverebbe nulla di questo bilancio?
«E come si fa se addirittura si prevede la richiesta di prestiti alla Banca europea degli investimenti per 300 milioni di euro per cofinanziare il programma operativo regionale. Assurdo. Bussare alla Bei per cofinanziare i fondi europei significa che la Regione non ha soldi nemmeno per attivare l'unica via per fare investimenti fino al 2006. E se la Bei non ci dà i soldi?».
Data: 26/03/2014
Ruolo, organizzazione e obiettivi dell’olivicoltura pugliese
Data: 11/02/2013
"Italia 0832" e "L’inadempimento della Pubblica Amministrazione"
Data: 25/11/2025
ICT DAY 2025 2.0. Opportunità di lavoro nel settore ICT in Salento
Data: 19/11/2025
Torna l'appuntamento con "Olio di famiglia" di Copagri
di Maria Nocera
Sede amministrativa:
Via 95° Rgt. Fanteria, 70
73100 Lecce
Tel. 0832 34 40 41
Fax 0832 34 02 28
info@sudnews.tv
Editore: ClioCom
Testata giornalistica
Reg. Tribunale di Lecce
31 Agosto 1995 n. 617
ClioCom © 2025
Clio S.r.l. Lecce
Tutti i diritti riservati