Le ''gravi responsabilita' del presidente della giunta regionale pugliese, Raffaele Fitto, e del centrodestra'' per quanto riguarda ''il dissesto finanziario della sanita' e la prospettiva di nuove tasse per i pugliesi'', sono denunciate in una nota dal capogruppo dei Ds alla Regione, Sandro Frisullo. ''Dopo anni di malgoverno, di sprechi, e di un uso dissennato della spesa - sottolinea - emerge con tutta evidenza il fallimento politico della gestione della sanita' pugliese''. La maggioranza di centro-destra, in particolare, ''ha sostanzialmente eluso l' adozione di scelte chiare e forti nel campo della programmazione socio-sanitaria e del riordino della rete ospedaliera''.

Secondo i diessini, ''si sono assecondate spinte localistiche e interessi corporativi e clientelari; si sono azzerati i controlli sui centri di spesa; si e' utilizzata la sanita' per fini affaristici a scopi elettorali e di consenso''. Il risultato e' stato quello di ''una massa enorme di debiti che schiaccia le strutture sanitarie e le porta al collasso operativo''. Frisullo sottolinea che ''il consuntivo del 2000 ci consegna un quadro finanziario che non ammette rinvii e inchioda Fitto alle sue responsabilita' antiche e recenti: occorre stipulare mutui per fronteggiare il debito di 1.200 miliardi (con un rateo di ammortamento di 80-100 miliardi all' anno per 15-20 anni) accumulato fino al 2000; il debito del 2001 (di cui non si conosce ancora l' effettiva entita') e' obbligatorio ripianarlo con l' aumento di tasse (Irpef) o l' imposizione di ticket''. Frisullo conclude sottolineando l' urgenza di predisporre un ''nuovo, serio piano di riordino della rete ospedaliera'' e la necessita' di attivare ''per davvero meccanismi e procedure che mettano sotto controllo i conti di spesa''.