Un bilancio positivo, ma anche l’indicazione di nuovi impegnativi obiettivi di crescita della grande comunità pugliese sparsa nel mondo.
Per il presidente della Regione, Raffaele Fitto, sono questi i risultati della IV Conferenza regionale dell’emigrazione, celebrata in Puglia dal 17 al 20 dicembre tra Foggia, Bari e Copertino (Lecce). "Come ho avuto modo di ribadire in questi giorni - ha dichiarato - voglio sottolineare non soltanto la valenza di questo importante appuntamento ma anche le due circostanze che l’hanno reso ancora più significativo: il fatto che l’iniziativa si svolge dopo quindi anni dalla precedente e che dopo ventun’anni abbiamo modificato la legge regionale che si rivolge ai nostri concittadini pugliesi in tutto il mondo"

"Penso - ha aggiunto - che anche il programma di interventi ai quali guarderemo nei prossimi giorni e nei prossimi mesi sarà finalizzato sempre più ad una nuova esigenza emersa con chiarezza, mi riferisco alla necessità di utilizzare le politiche dell’emigrazione cercando di rivolgerci in modo più concreto alle nuove generazioni. Abbiamo bisogno di far sì che l’orgoglio pugliese possa essere recuperato, possa essere rilanciato e possa costituire una grande opportunità per questa Regione". "Io penso - ha detto ancora Fitto - che in queste quattro intense giornate, nelle quali abbiamo discusso di tutto, sia emerso un dato molto rilevante: la grande volontà di costruire insieme una identità per questa Regione. Credo che sia l’elemento più importante". "Sento il dovere a conclusione dei lavori - ha continuato - di esprimere un forte ringraziamento a quanti hanno collaborato per la riuscita dell’iniziativa e nel rivolgere il saluto a tutti i partecipanti ho voluto dire solo ‘arrivederci’, nella speranza e nella convinzione di rivederli al più presto. Ho ricevuto tantissimi inviti in questi mesi, per essere presente all’estero, per incontrare i comitati pugliesi nel mondo, ma abbiamo preferito partire dai fatti: prima la legge poi la Conferenza e quindi la possibilità che la Regione sia realmente vicina per costruire con loro, in modo essenziale e concreto una forte identità e una valida immagine della nostra regione". "In questi quattro giorni - ha concluso - ho acquisito una certezza, che il mio lavoro sarà molto più impegnativo, perché non è diretto solo agli oltre quattro milioni di pugliesi residenti in Puglia ma è rivolto a tutti i pugliesi sparsi nel mondo. Abbiamo una grande comunità che deve avere la capacità di essere ben amministrata e soprattutto di poter recuperare quei valori solidi che tradizionalmente appartengono alla nostra regione".