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Data: 30/11/2006 - Ora: 10:56
Categoria:
Cronaca
Tra i reati contestati un attentato dinamitardo contro il commissariato
Settantasette ordinanze di custodia cautelare sono stati eseguiti stamani nei confronti di esponenti di due clan del nord barese in guerra tra di loro, i Pastore e i Pistillo. Gli arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico internazionale di stupefacenti, reati in materia di armi ed esplosivi. La maggior parte dei reati sono stati commessi ad Andria dal 2000 fino ad oggi.
L'indagine è stata condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. Tra le accuse ipotizzate a carico di alcuni degli arrestati c'è anche quella di aver commesso un attentato dinamitardo contro il commissariato di Polizia di Andria, e aver tentato di far esplodere un'autobomba con 350 kg di tritolo nei pressi della compagnia carabinieri di Andria.
All'operazione hanno partecipato oltre 600 uomini, tra carabinieri e poliziotti, e tra gli arrestati figurano Riccardo Sgaramella, Giuseppe Posto e Matteo Albano, che secondo gli investigatori tiravano le fila delle illecite attività nella zona di Andria, Barletta, Canosa, Trani e Corato
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