Primi segni di apertura arrivano da Belgrado. Il governo jugoslavo ieri ha infatti accettato a sorpresa di far entrare la Croce Rossa nel Kosovo. Il vicepresidente Draskovic dice sì alle forze di pace dell'Onu anche con la presenza della Nato. Tensioni ai vertici, i moderati attaccano il leader ultranazionalista Seselj. La Nato ha distrutto l'ultimo ponte sul Danubio che univa Belgrado con l'Europa: la Serbia è adesso isolata. Nella notte fortissime esplosioni a Belgrado: colpita nuovamente la sede del partito di Milosevic. E il leader serbo risponde con la censura sull'informazione: niente dirette tv e controlli militari sugli articoli della stampa estera.
Ma riparte la diplomazia: il segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan annuncia un piano di pace. (MN)